L’ex sindaco Roberto Buda passa all’attacco sul tema scuola. E il primo cittadino di Cesenatico Matteo Gozzoli specifica: “Nessuna discriminazione, sosteniamo le scuole pubbliche e paritarie del nostro territorio comunale, visto che hanno posti disponibili”.
Il tema riguarda la revoca da parte della Giunta Gozzoli della delibera del 14 luglio 2011, firmata dall’ex sindaco Buda, sulle convenzioni con i gestori di asili nido e scuole materne ubicate in Comuni diversi da Cesenatico.
“In questa nostra delibera avevamo stabilito, per quelle famiglie di Cesenatico che portano i loro figli in scuole paritarie fuori dal nostro Comune, che ricevessero comunque lo stesso contributo di quelle famiglie che portano i loro figli nelle scuole paritarie di Cesenatico – spiega Buda – Stipulavamo convenzioni con i gestori di strutture educative scolastiche di altri Comuni, frequentate da bimbi residenti a Cesenatico, alle quali erogavamo contributi a contenimento delle relative rette a carico delle famiglie. Il centro è la famiglia, non il Comune. Per noi la famiglia è il centro dell’educazione e le va garantita la massima libertà di scelta. Questa decisione della Giunta Gozzoli è puramente ideologica. E’ una decisione contraria alla libertà di scelta delle famiglie ed è contraria alle scuole paritarie, che sono invece una grande ricchezza del nostro territorio”.
Immediata la replica del sindaco Matteo Gozzoli. “Il Comune di Cesenatico a differenza degli altri 8.000 Comuni italiani, dal 2011 aveva iniziato ad erogare contributi anche per scuole paritarie fuori dal territorio comunale. Nello specifico si tratta di una scuola a Sant’Angelo (Gatteo) e di una di Gattolino (Cesena). Stiamo parlando di circa 14mila euro annui sui quali non vi erano controlli da parte dei nostri uffici rispetto ai requisiti richiesti nel territorio comunale – spiega Gozzoli – Appena insediati ci siamo trovati ad affrontare una situazione di bilancio drammatica. Il Comune, per quanti ancora non lo sapessero, può spendere risorse solamente per interventi di massima urgenza, tutte le altre tipologie di spesa sono bloccate fino a quando non sarà chiarita la situazione economica. Nello specifico nell’ottica di razionalizzare le spese e soprattutto, partendo dal fatto che le scuole presenti sul nostro territorio comunale avevano posti disponibili, abbiamo scelto di recedere dalla scelta fatta nel 2011. Nel caso specifico la scuola paritaria di Sala Fabbri (con la quale siamo in procinto di rinnovare la convenzione) ha disponibilità; stessa situazione per il nido di Madonnina. Fatte queste valutazioni e solamente dopo aver appurato che sul territorio comunale ci sono posti disponibili, abbiamo scelto di concentrare le risorse per il sostegno delle realtà presenti nel territorio”.
Poi la stoccata finale. “Non mi sembra una scelta ideologica come qualcuno malignamente vorrebbe far passare, anche perché non ci risulta che vi siano Comuni che sostengano scuole paritarie fuori dai confini comunali. Infine, giusto per fugare altri possibili dubbi, mercoledì mattina in Giunta approveremo il rinnovo triennale delle convenzioni con i gestori delle scuole paritarie (gestite da organi religiosi, ndr.) Schuster e Fabbri”.