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14054599_1125760707470582_361445145_nUna cesenaticense conquista il premio per la migliore poesia dedicata a Alda Merini. E’ Maria Concetta Giorgi che ha partecipato alla V edizione del Premio “Alda Merini” di poesia, promosso dall’associazione “Accademia dei Bronzi”, presieduta da Vincenzo Ursini. La cerimonia di premiazione è programmata per sabato 27 agosto, alle ore 10,30, presso il Guglielmo Hotel di Catanzaro.

La giuria, presieduta da G. Battista Scalise e composta Mario Donato Cosco, Vincenzo Ursini, Antonio Montuoro e Mauro Rechichi, dopo approfondito esame degli elaborati che avevano superato la prima selezione, tutti inseriti gratuitamente nell’antologia dal titolo “Nel nome di Alda”, ha deliberato la seguente classifica di merito: premio per la migliore poesia dedicata ad Alda Merini assegnato a Maria Concetta Giorgi di Cesenatico per l’opera dal titolo “Vita”. Poesia dedicata ad una donna, di nome Vita, ricoverata assieme ad Alda nel manicomio di Taranto, alla quale la poetessa dei Navigli era molto legata.

Ecco le motivazioni che hanno portato la cesenaticense a brillare. «È necessario che qualcuno spinga l’altalena della Vita, per poterne godere dei suoi alti e bassi. Ci riesce Maria Concetta Giorgi, senza fatica, con il suo modo di essere e di fare poesia: lo slancio affettivo, davanti alla Bellezza dell’esistenza umana, viene fecondato dal Bello immortale, assoluto. Ogni cosa prende colore dal buio e nella luce tutto si trasforma in poesia, diventando materia: dondolando la Vita tra corpo e spirito, la poetessa costruisce i suoi versi proprio grazie all’ontologia dell’intervallo, intrinseca in ogni spinta altalenante, che non è “terra di nessuno”, ma natura comune, ricettacolo tra l’essere e il divenire, tra l’attesa di uno slancio di Vita e la conquista di ali, che conducono all’intuizione dell’Azzurro del Cielo, seppur atroce e doloroso, talvolta.

Sembra di percepire, in questa lirica, un sussurro lieve di Alda, che, rivolgendosi alla sua amica Vita, le fa dono di una profonda rivelazione: “Le amiche non si giudicano, non si temono. Le amiche sono amiche: semplicemente si amano come noi, perché la loro beltà d’animo è l’emblema del nostro essere”. E tutto ciò è poesia… quella della nostra Merini».

Complimenti!

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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