Per spostare i profughi dal centro di Bologna alle strutture di Forlì-Cesena non si usano pullman, ma taxi. Questo l’accordo con le istituzioni che regolano e smistano i profughi sul territorio. Con tutto quello che ne consegue visto che il tassametro non è un optional, ma presenta il conto alla fine della corsa alla Prefettura.
Il servizio è gestito con opportuni mezzi, alcuni anche in grado di trasportare fino a otto ospiti e il costo della tratta Bologna-Cesena (città individuata come punto mediano) è di oltre cento euro. Ma, come per ogni servizio sui taxi, il tassametro corre nel caso qualcuno dei “clienti” tardi o nel caso di pause lungo il tragitto. Inoltre il conto sale se le strutture da raggiungere richiedano più tempo. Ciò si traduce in un conto che a tratta può sfiorare alcune centinaia di euro
Se si conta inoltre che al mese questi servizi di trasporto per la provincia di Forlì-Cesena possono variare, secondo una stima, da un minimo di quindici a un massimo di trenta, il conto è di alcune migliaia di euro. Resta l’interrogativo: è conveniente per la collettività?