Un unico obiettivo: fare sistema per creare una proposta turistica attrattiva. Questo l’appello lanciato dagli imprenditori di Confesercenti e dalle amministrazioni comunali della costa di Forlì-Cesena. Nel consueto confronto di fine stagione si sono riuniti attorno a un tavolo gli operatori e il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli; il sindaco di San Mauro Luciana Garbuglia; l’assessore al turismo di Gatteo Roberto Pari, l’assessore al turismo di Savignano sul Rubicone Maura Pazzeggia e l’assessore al turismo di San Mauro Stefania Presti. Il confronto è avvenuto a partire da un’indagine svolta da Confesercenti su un campione di 100 imprese dal titolo: “Turismo in crescita?”.
“Il quadro nazionale – spiega Fabrizio Albertini, presidente Confesercenti Cesenatico – è moderatamente positivo, il PIL Italia da un -2.4% del 2012 arriva ad un +0.8% del 2016, segnale che l’economia nazione è in moderata ripresa, ma questo non significa ripresa. I dati forniti dalla Regione sui flussi turistici da gennaio a luglio 2016 (sottolineamo con forte critica il ritardo dei dati ufficiali e definitivi) ci segnalano un aumento significativo degli arrivi, ma una leggera flessione sulle presenze, confermato anche dalla durata media del soggiorno, quasi sette giorni nel 2012, solo cinque giorni nel 2016. Il mercato dei turisti italiani tiene, mentre quello straniero è in flessione, difficile sia da intercettare che da fidelizzare. La stagione 2016 in linea di massima si equipara a quella dell’anno precedente con pochi slanci e tanti pensieri per il fatturato e l’utile di bilancio. Le imprese soffrono tanto, il peso delle imposte, la stretta creditizia, la burocrazia. Gli operatori appaiono critici, non pessimisti, ma cauti, la situazione della riviera romagnola pare in stallo e una possibile inversione non pare scontata e sopratutto non immediata. Nel merito di questo scetticismo troviamo questioni nevralgiche come, viabilità e trasporti, contrazione dei consumi”.
“Non basta fare la lista delle criticità – sostiene il direttore di Confesercenti di Cesenatico, Barbara Pesaresi – dalla ricerca emerge chiaramente che per vincere la sfida di un nuovo turismo serve un modello moderno e questo è stato il confronto avviato con gli amministratori locali”.
I dati. Nei primi sette mesi del 2016 a Cesenatico si sono registrati 322.708 arrivi, un dato in crescita rispetto agli anni precedenti. In calo invece le presenze che si fermano a 1.651.441, lo scorso anno nello stesso periodo si attestavano a 1.809.477. La stessa tendenza la ritroviamo negli arrivi dei quattro Comuni della costa (Cesenatico, Gatteo, San Mauro e Savignano) che da gennaio a luglio 2016 si fermano a 432.331, mentre le presenze arrivano a quota 2.301.544. Il fenomeno degli arrivi in aumento e delle presenze in calo si spiega con la media dei giorni di presenza che nel 2016 è di 5,32 giorni, mentre nel 2012 era di 6,78 giorni.
