Lo hanno incastrato due video amatoriali caricati sul suo profilo Facebook. Il protagonista è un 22enne di Cesenatico, residente a Sala, che si è registrato mentre imbracciava un kalashnikov e, con un perfetto accento napoletano, ricalcava le scene della serie tv “Gomorra”. Inoltre nei video il giovane inveiva contro le forze dell’ordine e ai magistrati, inoltre asseriva di essere “il padrone di Cesenatico”. Le due registrazioni sono state girate una in via Mesolino, l’altra in auto mentre impugnava una pistola, poi sempre in via Mesolino dove esplodeva colpi con una scacciacani.
Dai due video sono partite le indagini del Nucleo Operativa Radiomobile della Compagnia di Cesenatico che hanno portato alla denuncia del giovane per detenzione senza le previste autorizzazioni di armi e munizioni. Il 22enne era già noto alle forze dell’ordine, infatti risulta già gravato da precedenti penali e di polizia per reati quali estorsione a pompe funebri risalente al 2014, porto e fabbricazione di armi da sparo e spaccio di sostanze stupefacenti.
Dalla denuncia, su disposizione del titolare dell’indagine dottoressa Sara Posa, i militari hanno organizzato una perquisizione personale e domiciliare a casa del giovane, dove vive con i genitori. La perquisizione, svolta nella mattinata di sabato 1° ottobre, ha dato esito positivo. Nella camera del 22enne i carabinieri hanno rinvenuto le armi presentate nei video (un fucile AK-47 e una pistola semiautomatica) che sono risultate
finte e riproduzione degli originali, prive del tappo rosso, ma con canna otturata. Inoltre sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro anche un coltello con lama di 30 cm, 1,776 kg di marjuana, una bilancia, due paia di forbici, due rotoli di cellophane e 2.200 euro in banconote da 20 euro, risultate false.
Il 22enne è stato arrestato per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, nonché denunciato per i reati di porto abusivo di armi od oggetti atti a offendere.
Su disposizione del pm di turno dottoressa Posa è stato condotto in carcere a Forlì in attesa della convalida dell’arresto. Il Gip, lunedì 3 ottobre, ha convalidato l’arresto e ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari.