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Il segretario comunale Pd Mario Drudi

Il segretario comunale Pd Mario Drudi

Interviene anche Mario Drudi del Partito Democratico per spiegare lo stato delle cose nella situazione che vede un contenzioso tra Eni e Comune di Cesenatico. La diatriba è a cavallo delle due giunte e questo alimenta il dibattito politico.

“Sulla questione Imu/Ici sulle piattaforme di estrazione, si continua a creare una confusione indotta, che serve soltanto a giustificare la gestione creativa della spesa corrente del Comune di Cesenatico, di cui sono stati artefici coloro che questa confusione stanno inducendo.
Non è stato mai messo in discussione il fatto che si dovesse cercare in passato e che si dovrà esperire in futuro, ogni tentativo per incassare quei tributi dalle società petrolifere che gestiscono le piattaforme presenti nelle acque antistanti Cesenatico”.

“Abbiamo sempre detto e ne siamo ancora fermamente convinti, che era, è, e sarà profondamente sbagliato, impegnare i proventi auspicati dall’ incasso di questi tributi (incerti sia per tempi di riscossione e entità), sia per coprire il disavanzo di amministrazione 2015, che per garantire equilibrio a un bilancio di previsione (2016), contenete spese certe da pagare, con questa entrata incerta sia per tempi, che per entità”.

E’ positiva la recente sentenza della Corte di Cassazione, che induce a maggiore ottimismo sulla vicenda che riguarda il Comune di Cesenatico, perché anche se questa avrà un un suo percorso autonomo, su tale pronunciamento potremo poggiare le nostre ragioni nell’ iter di recupero dell somme. Nessuno ha mai detto che era sbagliato cercare di incassare Imu e Ici sulle piattaforme, che con ogni mezzo disponibile bisognerà cercare di recuperare, si è sempre detto che non si potevano spendere quei soldi prima di averli presi”.

A meno di tre mesi dalla fine del 2016 – conclude –  i soldi di Ici eImu piattaforme non sono ancora arrivati come avevamo purtroppo previsto, pertanto l’equilibrio del bilancio comunale si è dovuto necessariamente trovarlo in altri e dolorosi modi, per evitare un disastro e per garantire equilibrio a una gestione strutturalmente squilibrata”.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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