«E’ di pochi giorni fa la notizia della bocciatura dell’emendamento alla Legge di Bilancio del 2017 che prevedeva l’obbligo di pagare l’Imu per le piattaforme petrolifere offshore, come stabilito dalla Cassazione: emendamento proposto dai parlamentari del Movimento 5 Stelle e bocciato dal governo Pd».
Il Movimento 5 Stelle di Cesenatico è perplesso di fronte al fatto che «ancora non si sia sentito né un commento né una ferma presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale di Cesenatico su questo tema; mentre la recente sentenza della Cassazione, cui ha fatto seguito il versamento da parte di Eni degli arretrati 2010 e 2011, è stata sbandierata come una vittoria e da più parti si sono susseguiti tentativi di aggiudicarsi i meriti di questo avvenimento, ora si assiste ad un mutismo inaccettabile – spiega il capogruppo Giuliano Fattori – E’ palese l’imbarazzo che si deve provare in questi casi poiché mentre da una parte si deve provare a fare gli interessi della cittadinanza che si deve rappresentare, difendendo le sentenze della Cassazione che avrebbero salvaguardato e risollevato il deficitario bilancio del Comune di Cesenatico, dall’altra ci si deve comunque scontrare con i vincoli del proprio stesso partito, partito che ha la maggioranza in Parlamento e che ci governa, e che deve assecondare gli interessi economici e finanziari delle lobby del petrolio. Come Movimento 5 Stelle, come forza politica di opposizione, auspichiamo una decisa, netta e perentoria presa di posizione da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale, che vada in forte contrapposizione con le scelte operate dal Governo, facendosi carico di una protesta formale affinché si possa ridiscutere la proposta fatta dai parlamentari 5 Stelle di imposizione Imu per le piattaforme petrolifere, consapevoli che questa decisione potrebbe essere determinante per le casse comunali di Cesenatico».