L’ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini, interviene sui primi 150 giorni della legislatura del sindaco Matteo Gozzoli.
«Sono passati ormai 5 mesi da quando i cittadini di Cesenatico hanno scelto come sindaco Matteo Gozzoli, sostenuto da una maggioranza targata Pd. La gente si aspetta nuove idee e una visione politica chiara che possa rilanciare la città. Ma tutto tace. “E’ ancora troppo presto”, qualcuno sostiene. “Devono prendere confidenza con gli uffici e dipendenti comunali”, altri affermano. Io la vedo diversamente».
Quindi l’ex candidato sindaco Papperini spiega la sua visione del Governo della città. «Il Pd ha presentato in campagna elettorale una squadra giovane con un sindaco “nuovo”, vendendo ai cittadini la discontinuità con il passato. Tuttavia, con il passare del tempo, quelle logiche vecchie emergono con forza imponendo il proprio volere sulla figura di Gozzoli, posto dal partito al solo scopo di presentare un bel fiocco al “pacco” che i cittadini stanno cominciando ad aprire». Papperini fa poi riferimento agli «uomini dietro le quinte». «Le logiche di partito esigono un sistema di pesi e contrappesi imposti da uomini dietro le quinte e portatori di interessi, artefici delle scelte politiche più scriteriate degli ultimi vent’anni».
Ma cosa è stato fatto in questi primi 150 giorni di legislatura? Alberto Papperini ha le idee chiare. «La Cesenatico Servizi, una delle scorie del passato, pesa 7 milioni di euro annui (oltre il 20% del bilancio totale comunale). E’ chiaro che questa Giunta non vuole rivedere i contratti di servizio, i super-stipendi e gli ad personam di alcuni dipendenti intoccabili». Inoltre «a dettare legge nel settore dell’urbanistica sono quegli speculatori, “rabazieri” e grandi famiglie che tengono sotto scacco l’amministrazione». Per non parlare «dell’ultima trovata e regalino pre-natalizio: l’aumento della Tari. Oggi ci viene fatto anche questo regalo (o per meglio dire viene fatto ad Hera, sempre molto considerata dalle scelte Pd)».