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Un angolo di Cesenatico dove si produce benessere, si ricercano piante locali antiche e perdute e dove non si utilizzano prodotti chimici nè sul suolo nè nelle colture. Questa la filosofia che accompagna Riccardo Romani dal 2011, da quando ha iniziato «con piccoli esperimenti» la sua orticoltura naturale.

Siamo a pochi passi dal centro di Cesenatico, esattamente a Cannucceto in via Saltarelli 70/p. Qui Riccardo Romani, in un ettaro di terreno, ha fatto il centro della sua attività: Art&Verde che si occupa di giardinaggio. «L’orticoltura naturale è una passione, infatti mi piace ricercare antiche varietà di piante e prodotti regionali. Il mio primo obiettivo è quello di mangiare sano utilizzando materie prime di qualità», spiega Riccardo Romani.

E aggirandosi tra le piante di questo piccolo eden si trovano varietà ormai perdute o colture «originali» e curiose. Tra queste si trovano diverse varietà di carote, spinaci della Nuova Zelanda, cavolo viola, patate e zucche di ogni tipo e forma. «Quest’estate ad esempio avevo piantato diverse varietà di pomodoro: i pomodori da serbo, il Costoluto fiorentino, il Perino giallo, l’antico Green Zebra e il più conosciuto Ciliegino a grappoli».

Il cetriolo dei Maya

E tra la raccolta di topinambur, mele Abbondanza, mele Annurca, lamponi, fagiolini dal metro, zucca quintale, zuccha spaghetti e quella Trombetta di Albenga, Riccardo è riusciuto a raccogliere, perlare e impacchettare il farro: «L’ho coltivato e raccolto secondo i metodi di agricoltura naturale, inoltre ho sottoposto il prodotto ad analisi per contaminazioni e aflatossine. Non è stato facile, ma alla fine sono riuscito a impacchettarlo sottovuoto ed ora è disponibile perlato o integrale decorticato, ma anche sotto forma di farina, macinata a pietra dal molino Pransani. La prossima sfida? Il prossimo anno mi piacerebbe piantare la canapa alimentare».

La zucca centenaria o Chayote

«Tutte le mie produzioni derivano da una ricerca dei semi, quindi coltivo le piantine e una volta pronte si inizia l’avventura! Inoltre una particolarità del mio terreno è che una piccola parte la lascio incolta. In questo modo, apparentemente, cresce solo erba, ma in realtà sono tante le piante selvatiche che crescono spontaneamente e sono ottime da mangiare, come ad esempio l’erba stella, la cicoria selvatica o il crespigno».

Il cedro variegato

Ma non è finita qua, infatti tra gli «esperimenti» di Riccardo Romani si trova anche frutta e verdura dall’aspetto curioso. E’ il caso del Pronte le Chayote o zucca centenaria, una sorta di melanzana spinosa; e ancora del cetriolo dei Maya e il cedro variegato.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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