fbpx

Il sindaco Matteo Gozzoli

Le partite più difficili, le sorprese non gradite, i progetti per il 2017. E ancora il futuro del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE), le novità sul bilancio e i prossimi tagli in vista. Allo scadere del 2016 il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, racconta i primi mesi della sua amministrazione e le aspettative per il futuro della città.

Com’è cambiata la sua vita da quando è stato eletto sindaco?

«La vita cambia e anche parecchio. Gli impegni sono numerosi, si inizia alla mattina alle 8.00 e si finisce a mezzanotte. Nei fine settimana gli impegni sono sempre numerosi. Fare il sindaco è un impegno totalizzante che stravolge la tua vita ma che allo stesso tempo ti consente di fare un’esperienza eccezionale. Di questi primi mesi la costante sono stati gli imprevisti: l’agenda è sempre modificata da emergenze o novità che impongono di agire di conseguenza».

Qual è il primo obiettivo centrato in questi primi 6 mesi di amministrazione?

«Riguarda la scuola, avevamo detto che avremmo impegnato maggiori risorse sulla messa in sicurezza e abbiamo definito due interventi sulla Saffi e sulla media Arfelli. Contemporaneamente abbiamo iniziato con le verifiche di vulnerabilità partendo dagli edifici segnalati dai nostri uffici».

E la partita più difficile che ha affrontato?

«Sicuramente il riequilibrio di bilancio del luglio scorso. Eravamo appena arrivati e dopo poche settimane dovevamo mettere in campo una manovra da 4 milioni di euro sapendo che questo avrebbe prodotto numerosi malcontenti ma non si poteva agire diversamente».

Qual è stata invece la «sorpresa» meno gradita che ha ereditato dalla passata amministrazione di centro destra?

«Di sorprese ne ho trovate molte e diversa natura. Sicuramente tutto il comparto urbanistico è quello che ci sta creando maggiori problematiche a causa della gestione precedente».

Com’è tornare a governare dopo una legislatura di centro destra?

«Ci sono prospettive diverse, un approccio alle problematiche sicuramente dissimile, ma la mia amministrazione è in discontinuità anche rispetto alle precedenti amministrazioni di centro sinistra».

I suoi avversari politici la criticano per «il poco coraggio» nelle sue scelte e per «avere alle spalle i poteri forti del Pd». Come risponde?

«Fino ad oggi le scelte fatte dimostrano l’opposto. Se non avessimo avuto coraggio non avremmo tagliato 600.000 euro dalla spesa corrente dovendo dire molti no per rimettere in ordine i conti. Potevamo andare avanti fino a quando si poteva barcamenandoci, non lo abbiamo fatto perché vogliamo cambiare le cose e per farlo – siccome i cambiamenti producono sempre delle critiche – serve coraggio. Alle spalle ho una Giunta che credo sia molto probabilmente la Giunta più giovane degli ultimi 20 anni con un gruppo consigliare di maggioranza completamente rinnovato».

In questi mesi l’opposizione politica non ha fatto sentire troppo la propria voce. Come giudica l’opposizione a Cesenatico?

«Non sono d’accordo con questa affermazione. Mi sembra che l’ex sindaco Roberto Buda non perda occasione per attaccarmi e il Movimento 5 Stelle non risparmia nulla a volte anche in modo strumentale. Sta nel gioco delle parti, ma vorrei recuperare un clima politico più sereno».

La ex Giunta Buda ha dato in gestione, con un bando pubblico, l’immobile comunale della galleria Leonardo da Vinci per 1.200,00 euro all’anno. Non crede che in un periodo di difficoltà economica questa sia stata un’operazione poco vantaggiosa per le casse comunali? Ci sono aspetti in questa partita che non le tornano?

«La ex Giunta Buda ha scelto di mettere a bando la gestione rivolgendosi soprattutto alle case editrici per una gestione rinnovata che si occupasse oltre che della guardiania anche di un bookshop e di un caffè letterario. A mio avviso è ancora prematuro esprimere giudizi, sicuramente per il Comune ci sono risparmi legati al servizio di guardiania e inoltre i lavori interni sono stati eseguiti a carico dei privati. L’offerta economica che era parte del bando sicuramente stride, tuttavia è pur vero che non sono arrivate proposte alternative. Quello che ho chiesto agli uffici è che venga chiarita la natura del caffè letterario. Non si tratta di un nuovo bar aperto 365 giorni l’anno ma si tratta di un angolo caffè aperto solamente in concomitanza delle mostre. In questa vicenda come in altre probabilmente si sconta poca comunicazione, se il bando avesse avuto maggior risonanza oggi forse avremo meno polemiche».

Cosa vorrebbe trovare sotto l’albero di Natale per Cesenatico?

«Sembrerebbe scontato ma mi piacerebbe trovare almeno una parte dei soldi dell’Ici e dell’Imu provenienti dalle piattaforme Eni».

Un progetto per il 2017.

«Per il 2017 la nostra scommessa è legata al bando europeo sulla pesca (FEAMP). Stiamo lavorando alla messa in sicurezza e alla riqualificazione dell’area produttiva del porto, una sfida che la città attende da 30 anni».

Il suo slogan in campagna elettorale era «torniamo a correre», al momento sembra che Cesenatico stia procedendo con il freno a mano tirato. Cosa non dipende solo dal bilancio?

«Ci sono anche difficoltà organizzative all’interno dei settori dell’Ente. Stiamo mettendo mano a una riorganizzazione della macchina amministrativa, l’ultima riorganizzazione risaliva ai primi anni 2000. Una volta messa a punto l’organizzazione interna dovremo veramente correre per dare risposte ai cittadini».

In un momento di difficoltà economica la cittadinanza chiede una razionalizzazione degli stipendi dei dirigenti comunali e in Cesenatico Servizi. A quando i tagli?

«Tra Comune e Cesenatico Servizi vi sono differenze sia salariali che contrattualistiche. Abbiamo dedicato i primi mesi alla macchina comunale e poi passeremo alla Cesenatico Servizi andando a rivedere i contratti di servizio, molti dei quali sono ormai vecchi di anni. Da questa operazione dovranno emergere quelle economie utili e reperire risorse fresche».

A che punto è la partita del RUE?

«Si tratta di un’altra eredità pesante da dover affrontare e risolvere. Il RUE è stato adottato in aprile per la seconda volta. Ad oggi è ancora in vigore quindi il Piano Regolatore Generale (PRG) del 1998. Stiamo acquisendo pareri dalla Provincia e dalla Regione che hanno già sottolineato aspetti di palese illegittimità di quel documento. Entro la prima metà del 2017 sarà approvata anche la nuova legge urbanistica regionale, vogliamo imprimere un’accelerata per rifare il Piano Urbanistico che sia in linea con le nuove disposizioni di legge e che allo stesso tempo tenga presente le numerose esigenze della città già manifestate attraverso le osservazioni pervenute».

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply