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Una questione di umanità. Che va oltre l’appartenenza a un confine, va oltre un documento. Oltre un nome, un paese. Una questione di freddo e purtroppo di vita e a volte di morte. In due parole: emergenza freddo. Alzi la mano chi ha dormito più di un giorno a -4. Se qualcuno ha alzato la mano, dica se vorrebbe farlo ancora. O se fosse costretto a farlo tutte le sere cosa proverebbe.

La Polizia Municipale di Cesenatico di buona ora ha fatto controlli nelle colonie abbandonate. Colonnina a meno 4 alle sette e mezza di mercoledì mattina. Nelle colonie di via Colombo si va a colpo sicuro; c’è sempre qualcuno che trova riparo in quelle celle a nido d’ape vista mare, spesso senza neanche vetri a ripararsi dalle sferzate del gelo.

E all’appello hanno risposto in sette in appena due colonie. Si tratta di due italiani, di origine meridionale, disoccupati e sfrattati. Un rumeno, che vive di lavoretti saltuari, senza fissa dimora, 4 nigeriani, tre uomini e una ragazza di appena 20 anni, senza fissa dimora.

La situazione accertata è stata descritta al sindaco ed ai servizi sociali. Particolare stupore ha suscitato la ragazza. Vestita con una maglia un piumino e pantaloni di una tuta aveva delle scarpette da ginnastica senza calzini. Pare che fosse in una struttura di accoglienza di Forlì da cui però è stata allontanata e da fine novembre sta in quella colonia.

Altri due nigeriani hanno detto di essere fratelli e di essere in città da appena una settimana, prima uno era a Brescia e ha raggiunto il fratello. Questo era già a Cesenatico e già noto alle forze dell’ordine visto che l’estate scorsa era stato portato in comando per un controllo e aveva dato in escandescenza.

Nello stesso edificio ci sarebbero anche un altro nigeriano e un tunisino di sessanta anni. La ragazza invece era in compagnia di un ragazzo di trenta anni della Nigeria, anch’esso identificato dagli agenti. Pare abbia un riparo per la notte al quale la ragazza non può accedere così condivide con lei gioie e dolori di un freddo letto in una stanza più che buia vicino al mare.

Non c’è una soluzione immediata per i casi individuati, ma ad ogni modo la polizia ha controllato e identificato tutti e ha fatto presente che possono rivolgersi a loro per emergenze legate al freddo.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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