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Piattaforme, il fuoco incrociato della politica

By 20 Gennaio 2017 No Comments

Se da una parte Eni ritira il ricorso verso l’avviso di accertamento notificato al colosso degli idrocarburi dal Comune di Cesenatico lo scorso 27 giugno 2016 relativamente all’Ici per gli anni 2010-2011 (clicca qui per leggere l’articolo) dall’altra la politica cittadina interviene a gamba tesa sull’argomento.

I primi commenti sono dell’ex sindaco Roberto Buda. «Eni ha ritirato il ricorso sui primi 2,5 milioni di euro di Ici che deve al Comune di Cesenatico. Ora sono ufficialmente spendibili. Questo grande risultato è stato ottenuto grazie al percorso lungimirante e preciso voluto e realizzato dalla mia amministrazione. Siamo il primo Comune in Italia ad incassare definitivamente soldi da Eni. Si tratta delle prime due annualità recuperate pari a 2,5 milioni sui circa 9,5 milioni totali. Le conseguenze sono enormi per il nostro Comune e non è vero, come afferma il sindaco Gozzoli, che nulla cambia nel bilancio di previsione 2017. Il Comune ad esempio non dovrà più ripianare il disavanzo spalmato nel triennio 2017-19 pari a circa 600mila euro ogni anno. Ricordo inoltre che il Comune ha già emesso richieste per ulteriori 3,5 milioni di euro ed Eni ha tempo fino al 10 febbraio per fare ricorso a queste ulteriori richieste. E’ praticamente certo che Eni non lo farà e quindi verserà al Comune altri 3,5 milioni di euro. In pratica Eni ora ha riconosciuto che il Comune ha ragione. L’attuale amministrazione ha invece deciso, nel bilancio presentato pochi giorni fa (clicca qui per leggere l’articolo), di svalutare il 70% di questi 3,5 milioni con i soldi dei cittadini: in pratica il Pd prende 2,5 milioni di euro ai cittadini che non devono essere presi. Ora quindi è possibile togliere dal bilancio questo pesante fardello di circa 2,5 milioni di euro e utilizzarli per abbassare le tasse ai cittadini, investire sul turismo e sulla cultura, aiutare i più deboli e sistemare i conti. E per il 2018 vi saranno altri 3,5 milioni relativi alle ultime due annualità da recuperare. Dispiace inoltre ricordare che alcuni politici in maniera ottusa e ignorante avevano, su questa partita, fatto cadere la mia Giunta con un parere tributario ridicolo gettando così Cesenatico nell’incertezza».

L’intervento del sindaco Matteo Gozzoli e dell’assessore al bilancio Roberto Amaducci. «Quelle di Buda sono dichiarazioni decisamente mistificatrici della realtà, addirittura ipotizzando che grazie a queste entrate il Comune ha la possibilità di ridurre la pressione fiscale. Buda mente sapendo di mentire perché quelle entrate erano già previste nel bilancio 2016 predisposto dalla sua Giunta e a noi non risulta (almeno dalla lettura degli atti ufficiali sulla proposta non approvata in consiglio comunale) che ci fosse una riduzione delle tasse. Anzi a ben vedere, già nell’aprile 2016 era previsto un aumento consistente della Tari. A questo punto è un dovere di chi amministra Cesenatico, porre alcune domande a chi ha amministrato negli ultimi 5 anni. I cittadini, le famiglie e gli imprenditori meritano di conoscere quale sia la condizione economica dell’Ente».

Ecco quindi le dieci domande che sindaco e assessore pongono all’ex primo cittadino.

1) È vero o non è vero che la sua Giunta ha lasciato un buco di 5,7 milioni nel 2014 e che il Comune per 30 anni dovrà pagare 191.000 euro all’anno?

2) È vero o non è vero che il bilancio 2015 si è chiuso con un disavanzo di 1,5 milioni, altro buco che dovremo coprire sottraendo risorse ai cittadini?

3) È vero o non è vero che nel bilancio di previsione 2016 (che non è riuscito ad approvare) erano già previste entrate per 5,8 milioni di euro da Ici-Imu piattaforme e che lei e la sua Giunta non avevate previsto un solo euro di riduzione delle tasse e che addirittura c’era un aumento della Tari?

4) È vero o non è vero che in 5 anni lei non ha ridotto di un solo euro le tasse e che ne ha introdotte di nuove come l’imposta di scopo, poi ha raddoppiato l’addizionale Irpef, ha aumentato l’Imu su alberghi, ristorati, negozi e stabilimenti balneari?

5) È vero o non è vero che il fido del Comune (anticipazione di Tesoreria) nel giugno 2016 era già oltre -6 milioni di euro mentre dopo 6 mesi di amministrazione Gozzoli il fido si è abbassato a -2,4 milioni di euro?

6) È vero o non vero che le entrate da Ici e Imu piattaforme sono un’entrata straordinaria da recupero di evasione e non ripetibili dopo il 2016 e che avendole utilizzate per coprire le spese di funzionamento, personale e servizi, dal 2018 stavate pensando di chiudere il bilancio introducendo nuove imposte come ad esempio l’imposta di soggiorno?

7) È vero o non vero che nonostante Hera vi avesse accertato insoluti Tari per oltre 800.000 euro all’anno la sua amministrazione continuava a stimare solo 100.000 euro all’anno a copertura del buco?

8) È vero o non vero che nel settembre 2015 due ispettori del Ministero dell’Economia hanno ispezionato i conti del Comune e nel luglio 2016 hanno inviato 124 pagine di verbale alla Procura della Corte dei Conti rilevando 18 elementi di criticità sui conti pubblici?

9) È vero o non vero che nel 2015 anche un organismo indipendente come l’organo dei Revisori dei Conti ha bocciato il vostro bilancio?

10) È vero o non vero che di oltre 2 milioni di multe emesse agli abusivi in spiaggia nel 2014, oggi il Comune ha incassato poco più di 33.000 euro pari all’1,56%?

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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