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Chi ci ha scherzato sopra ci ha visto un muro in miniatura rispetto quello a stelle e strisce che occupa le cronache internazionali. Sta di fatto che chi era abituato a percorrere la pista ciclabile che si imbocca da via Carlo Montanari e che collega il quartiere di Villamarina monte con il quartiere di Boschetto e del centro si è trovato uno sbarramento bello e buono. Due jersey di quelli che di solito separano le carreggiate stradali blocca perpendicolarmente la stradina. La pista ciclopedonale si frappone tra la ferrovia e la statale e è di recente costruzione.

Infatti la città ne può beneficiare dal 2013 quindi da appena tre anni. Ora è impraticabile nella sua continuità. Ma cosa è successo? Da quanto trapelato le barriere sono state posizionate il 28 gennaio da un privato che rivendica il possesso di quel tratto di terreno su cui è stata costruita la pista ciclabile.

L’area contesa appartiene all’Anas e per ora, oltre allo stupore dei passanti, è già scattata la prima denuncia nei confronti del privato; denuncia contestata dalla Polizia Municipale che ha ravvisato un reato in quanto accaduto.

 

LA VICENDA L’area su cui sorge la pista ciclabile è di proprietà dell’Anas; negli anni ’80 il Comune di Cesenatico aveva avviato le pratiche per ottenerne la concessione senza mai concludere l’iter, nel 2012 la stessa Anas avrebbe dato in concessione per dieci anni l’intera area ad una società privata. Nello stesso anno il Comune di Cesenatico ha deciso di costruire una pista ciclabile che insiste su parte di terreno di proprietà dell’Anas data in concessione e negli anni successivi si sono intavolate proposte di accordo coi privati che non si sono mai perfezionate anche perché in ballo c’era anche l’eventuale spostamento della pista utilizzata dai settori giovanili delle società ciclistiche.

«Questa mattina abbiamo ricostruito per sommi capi la vicenda – afferma il sindaco Matteo Gozzoli – e in attesa di un appuntamento con Anas, affideremo a un legale la questione».

Sabato mattina la Polizia Municipale è intervenuta sul posto per mettere in sicurezza l’area con transenne e avvisi luminosi in quanto lo sbarramento crea pericolo per i ciclisti. “Insieme al Comandante – prosegue il sindaco – stiamo verificando per procedere nei confronti dei privati che, in ogni caso, hanno interrotto un pubblico servizio danneggiando il Comune e i cittadini che usufruiscono di quella pista ciclabile. Purtroppo siamo di fronte ad un altro pasticcio ereditato, una situazione sulla quale si stratificano diversi errori e problemi mai risolti che vogliamo affrontare e risolvere”.

“L’obiettivo – aggiunge il vice-sindaco Mauro Gasperini – è quello di ripristinare il prima possibile la situazione rendendo usufruibile quella pista ciclabile”.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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