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Nell’ambito della rassegna teatrale «Per Dario e Franca», l’attore scoperto da Dario Fo Mario Pirovano, porta in scena al Comunale di Cesenatico il classico del Premio Nobel con «Mistero Buffo».

Venerdì 10 febbraio (ore 21) Mario Pirovano, indiscusso e «autorizzato» erede artistico del Premio Nobel Dario Fo, porta in scena al teatro comunale il classico del maestro recentemente scomparso. La ricchezza del testo e le capacità istrioniche di Mario Pirovano, trasportano il pubblico nella dimensione delle farse medievali provocatorie e dissacranti e nella comicità viva della Commedia dell’Arte.

Per anni Dario Fo ha condotto ricerche sulla cultura popolare indagando su testi in lingua volgare, in latino e in lingue neolatine. Li ha tradotti, riscritti, riadattati fino a dar loro una chiave teatrale, sotto forma di giullarate. I giullari recitavano nei mercati, nelle piazze, nei cortili e qualche volta addirittura dentro le chiese. E di giullarate è composto “Mistero Buffo”, il suo spettacolo più famoso, sulle radici del teatro popolare, quello dei giullari, della commedia dell’arte e dei misteri.

«Pirovano – dichiarava Fo – è un autodidatta di grandi qualità espressive. Per anni è stato ad ascoltare le mie esibizioni, ha assimilato i trucchi e la “sapienza” del mestiere. Non mi faceva il verso, non mi imitava. Dimostrava una propria carica del tutto personale, una grinta di fabulatore di grande talento».

La rassegna «Per Dario e Franca» è realizzata in collaborazione con Apt Servizi Emilia Romagna.

Ingresso posto unico 10 euro.

Per informazioni e prenotazioni: Ufficio Cultura Comune di Cesenatico, via Armellini 18 – telefono 0547 79274 – dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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