A fianco del Ministero della Salute c’è anche la Onlus Horse Angels di Cesenatico fra le parti civili che questa mattina (martedì 7 febbraio) sono state ammesse nel processo nato dall’operazione “Febbre da cavallo”, incentrato su gare ippiche clandestine nei luoghi più impensabili, come ad esempio strade di periferia e la “pista di Maglie”, che sarebbe stata occupata in modo abusivo. I cavalli per correre su vie accidentate e resistere alla fatica, sarebbero stati anche trattati con farmaci pericolosi per la loro salute.
Si aperto oggi, dunque, davanti ai giudici della Seconda sezione penale collegiale del Tribunale di Lecce il processo nato da un’inchiesta della Squadra Mobile della Questura di Lecce e della Forestale, che si chiuse con i primi indagati nell’aprile del 2012.
Diciotto gli imputati, fra loro anche fantini e starter, altri sono i proprietari dei cavalli. Ognuno, di certo, aveva un ruolo preciso nell’organizzazione, compreso quello di raccogliere e gestire il denaro. L’indagine riguarda una presunta organizzazione per delinquere che avrebbe gestito eventi “sportivi” a suon di scommesse. Fin dal 2011, le competizioni si sarebbero svolte principalmente nelle campagne fra Scorrano, Maglie e altri Comuni del centro e del sud Salento, fino ad arrivare a occupare, dal febbraio del 2012, senza autorizzazione, persino la pista comunale in disuso. I cavalli sarebbero stati costretti a competere il più delle volte su terreni sconnessi e sull’asfalto e spesso persino dopati con farmaci e antidolorifici, fra cui medicinali destinati al consumo umano.
La Horse Angels, che ha sede legale a Cesenatico, è un’associazione di volontariato che si occupa del trattamento dignitoso dei cavalli, tramite varie attività. Fra le sue missioni ha quella di educare i proprietari ad avere responsabilità e cura nell’allevamento di questi animali, da sempre compagni dell’uomo nel suo cammino nella storia. Il principio è portare avanti una vera e propria cultura del rispetto nei confronti del cavallo. Esattamente l’opposto, insomma, rispetto al comportamento che sarebbe stato adottato dagli imputati.