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Il Comitato No Antenna di Zadina, dopo i risultati dello studio dell’Istituto Ramazzini di Bologna anticipati a fine gennaio, muove un nuovo appello al sindaco Matteo Gozzoli affinché “sostenga le sue iniziative a tutela della salute pubblica”.

I dati del Ramazzini sembrano confermare quelli pubblicati a maggio scorso dal National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS) americano, che rilevava un aumento di tumori del cervello e di rari tumori del cuore nelle cavie esposte alle onde generate dai campi elettromagnetici della telefonia cellulare. Sono oltre 700 gli studi che mostrano gli effetti nocivi, in particolare di tipo neurotossico, delle onde in questione. Le radiofrequenze emesse da wifi e antenne di telefonia mobile oltre a possibili effetti cancerogeni hanno effetti apprezzabili sulle capacità cognitive e sulla memoria, e possono interferire sul sistema immunitario e metabolico.

Il Comitato No Antenna di Zadina di Cesenatico, che riunisce albergatori, residenti e proprietari di immobili della zona interessata dalla recente installazione di una stazione radio mobile, stigmatizza la scelta della precedente amministrazione comunale di concedere l’autorizzazione. “E’ stata una decisione inspiegabile, una leggerezza imperdonabile: ha messo a rischio la salute delle persone; ha inciso sull’attrattiva turistica della zona e ha deprezzato il valore dei beni immobiliari confinanti con l’antenna. Il gestore non ha, inoltre, dimostrato che non vi era altra soluzione tecnica altrettanto valida”, spiega il portavoce del Comitato Sergio Lorito.

Il Comitato sta valutando di intraprendere due class-action, una per la rimozione dell’antenna e una contro l’albergo che ospita la stazione radio base per obbligarlo a informare la propria clientela della presenza della fonte d’inquinamento elettromagnetico. “E’ anche allo studio la possibilità di esperire due azioni davanti al giudice ordinario: una per il pregiudizio di una persona elettrosensibile che è stata costretta a lasciare temporaneamente l’immobile in cui abitava e una per il risarcimento del danno da svalutazione degli immobili in ragione del campo elettromagnetico. Infine, a breve, inizierà la raccolta di 100 firme tra gli elettori del Comune di Cesenatico, autenticate con la procedura prevista per la sottoscrizione dei referendum popolari, per chiedere formalmente al consiglio comunale e alla Giunta di esaminare la questione secondo quanto dispone lo Statuto del Comune”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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