
«L’idea è quella di affiancare alla classificazione dei servizi classici che riguardano il turismo, racchiuse nella famosa ‘Bandiera blu’, un’altra tipologia di promozione, legata al turismo accessibile – spiega Silvia Piccinini – Sarebbe un modo sia per riconoscere e valorizzare le realtà più attente ma al tempo stesso anche stimolare quelle più indietro a raggiungere standard di qualità elevati».

