Erano da poco passate le 3.45 di domenica 16 aprile quando «mi sono trovato ad assistere a un folle inseguimento con speronamento sulla Statale Adriatica all’altezza di Cervia». Questa la testimonianza di Gianluca Foschi, tassista di Taxi Cesenatico. «Stavo tornando da Porto Fuori per una chiamata, quando nella circonvallazione di Savio ho notato una pattuglia dei carabinieri appostata a bordo strada con i fanali spenti. Mi è sembrato tutto un po’ strano, ma ho proseguito verso Cervia».
Poco dopo «dietro di me ho visto un dispiegamento di lampeggianti con auto della Polizia e dei carabinieri che andavano a folle velocità – racconta Gianluca – Ho quindi accostato e ho notato che le auto delle forze dell’ordine hanno iniziato a speronare una Polo grigia con a bordo un uomo, che all’altezza dei go kart si è buttata sulla destra».
Un’esperienza di grande tensione, «era impressionante vedere la folle velocità e devo dire che un po’ di paura mi ha assalito». Viste anche le ricerche di Igor nella zona, in un primo momento infatti si è temuto che, a bordo, ci potesse essere il ricercato degli omicidi di Budrio e Portomaggiore e sono state quindi allertate tutte le pattuglie.
La Volkswagen Polo aveva ignorato l’alt di un posto di blocco della Polizia Stradale al confine tra i lidi ferraresi e il territorio ravennate. Nel frattempo, grazie al numero di targa, si è risaliti al proprietario, un 41enne ferrarese, e i carabinieri si sono precipitati nella sua abitazione. Lì hanno trovato il padre del guidatore ed è emerso che, alla guida, c’era il figlio dell’uomo. E’ stato proprio il genitore che ha chiamato il figlio, consigliandolo di desistere dalla fuga. Nel frattempo, il 41enne era arrivato nel cesenate dove, i carabinieri, hanno allestito un posto di blocco. La Polo, quindi, si è fermata all’alt e il 41enne è stato preso in consegna dai militari dell’Arma.