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Da Cesenatico al Vaticano per vigilare su Papa Francesco

By 23 Maggio 2017 No Comments

Dopo il XIII° OMC di Ravenna e il G7 di Firenze, un altro delicatissimo incarico attende lo staff della Securitaly di Cesenatico che, il prossimo 27 maggio, farà parte della task force anti-terrorismo che vigilerà sull’incolumità personale di Papa Francesco.

L’azienda romagnola, infatti, è stata ingaggiata per collaborare al piano di sicurezza del Pontefice in occasione della sua visita pastorale alla città di Genova e, in particolare, agli stabilimenti Ilva di Cornigliano. La visita al capoluogo ligure, annunciata ufficialmente dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei e dei vescovi europei, prevede infatti – alle 8.30 del 27 maggio – un incontro negli stabilimenti industriali dove lo attenderà una rappresentanza di 3.500 lavoratori di varie aziende e industrie locali.

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Qui, all’ingresso dell’Ilva, saranno in funzione i sistemi ai raggi X SecurScan in grado di rilevare pistole, coltelli, esplosivi al plastico, armi in ceramica, agenti chimici, stupefacenti e qualsiasi altro oggetto considerato potenzialmente pericoloso per l’incolumità delle persone.

Saranno installati agli ingressi anche i security metal detector SecurScan che garantiscono una localizzazione multipla dell’oggetto pericoloso, indicandone tramite luce LED l’esatta posizione: «Non è la prima volta che, come azienda, veniamo chiamati ad occuparci della sicurezza di eventi così importanti – spiega Roberto Terranova, uno dei soci titolari di Securitaly – Oltre al G7 di Taormina, infatti, stiamo gestendo l’installazione dei sistemi di sicurezza del Palazzo di Giustizia di Palermo che, fra un paio d’anni, diventerà un modello unico in Italia. Per noi occuparci della sicurezza di Papa Francesco il prossimo 27 maggio a Genova sarà un impegno gravoso, ma anche un grande onore».

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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