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Quando la situazione non cambia, quando non si vede la luce una persona cosa fa? Lancia un appello. A firmarlo è Giuseppe D’Ursi che tutti però conoscono come Beppe Rotelle, il soprannome che lo contraddistingueva quando era un clown dottore in corsia, nella pediatria del Bufalini.

Per l’ennesima volta, oggi venerdì, Giuseppe ha denunciato pubblicamente, sulla piazza virtuale di facebook, quanto dice di aver subìto fuori dalla Conad di via Cecchini da un ragazzo che chiede l’elemosina. All’appello si è unita la denuncia che Giuseppe ha formalizzato ai carabinieri due settimane fa circa. Stesso luogo, stesso motivo, stessa persona.

A detta sua avrebbe, per ora il condizionale è d’obbligo, subìto minacce e percosse da parte dello stesso presunto aggressore che, senza mezzi termini, voleva l’esclusiva su quella “piazza” piccola, ma di sicuro passaggio. Tra le prove consegnate all’Arma da Giuseppe c’è anche un video che potrebbe aiutare gli inquirenti a riscontrare o meno il reato e nel caso a incriminare il presunto aggressore.

Sta di fatto che, anche se Beppe dà i propri palloncini in cambio di qualche spiccio non è una persona insistente, che importuna o che simula una situazione di forte disagio. Lui la vive e se rivolge la parola e lo sguardo a un passante lo fa con un saluto e un sorriso. Sta di fatto che se quanto contenuto nella denuncia trovasse riscontri nella realtà, in quei 3 metri per cinque di cemento va in onda l’ennesima puntata della guerra dei poveri che tanti fan e spettatori ha sui social.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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