Continua la presenza sul territorio degli agenti del Posto di Polizia di Cesenatico, al comando dell’Ispettore Superiore Paolo Di Masi.
Collezione di denunce. Dopo la denuncia di un ragazzino minorenne e nomade per un furto in pieno centro a Cesenatico (clicca qui per leggere l’articolo), la Polizia data la scaltrezza del 14enne ha accertato che lo stesso si era reso verosimilmente protagonista di un altro furto in un esercizio commerciale dell’Iper di Savignano sul Rubicone. Qui il giovane, approfittando della distrazione del commesso intento a servire un cliente, si era avvicinato alla cassa allungato la mano e asportando dal cassetto la somma di 500 euro. A immortalare il giovane sono state le telecamere della videosorveglianza del centro commerciale. Il minore e’ stato quindi denunciato nuovamente anche per questo furto. Ma non e’ l’unico, infatti la Polizia sentendo i testimoni del primo episodio ha appreso che un fatto simile era accaduto qualche giorno prima in un bar del centro, dove dallo sgabuzzino riservato ai dipendenti era sparita la somma di 110 euro, custodita nel portafoglio di una dipendente. Sentita la vittima e una collega la descrizione corrisponde esattamente al minore fermato dagli agenti. Anche in questo caso è scattata la denuncia a carico del minore.
Spaccio di hashish. La sera di giovedì 17 agosto il Posto di Polizia di Cesenatico sulle segnalazioni raccolte ai Giardini al Mare, notoriamente frequentata anche da giovani consumatori di droghe cosiddette leggere, ha messo in campo un controllo. Gli agenti hanno controllato un 23enne di origine straniera ma cittadino italiano, residente nel milanese che alla vista della Volante ha assunto un atteggiamento sospetto, cercando di sfuggire. Gli agenti avvicinandosi hanno notato la mossa fulminea del giovane tesa a disfarsi di una busta di tabacco per sigaretta. Recuperata la busta gli agenti hanno accertato che conteneva oltre 35 grammi di hashish e circa 9 grammi di marijuana, arrotolata a pallini e pronta verosimilmente alla vendita. Inoltre all’interno dello zainetto del 23enne non poteva mancare un grinder in legno, conosciuto anche come «macina erba».
Il giovane e’ stato denunciato all’autorità giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nota dolente e che ha lasciato i poliziotti operanti esterrefatti, e’ stato il comportamento del padre adottivo del ragazzo, un 60enne residente a Milano, ma di origini siciliane. Quest’ultimo invece di stigmatizzare il comportamento del figlio ha attaccato gli agenti accusandoli di incolpare ingiustamente il ragazzo.