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di Mario Pugliese

«Ma sui vaccini il sindaco non fa nulla?». Ho letto anche questo nella betoniera di facebook, dove spesso i temi all’ordine del giorno li scandisce Peppa Pig.

Ora, detto che «governare significa scontentare», ho la vaga sensazione che troppo spesso, per malafede o per ignoranza, giudichiamo i nostri amministratori in base a questioni di fronte alle quali sono giuridicamente impotenti. Al di là di una letterina di circostanza, destinata a finire tra le scartoffie impolverate di qualche ministero, con quali strumenti istituzionali – secondo voi – un sindaco di un piccolo paesino della Romagna dovrebbe sfidare la legge dello Stato invocando la disobbedienza civile?

Stesso discorso per l’immigrazione. Quando la Prefettura ti impone l’accoglienza di 80 profughi, un sindaco della riviera romagnola (con 3445 alberghi, 110mila camere e più di 300mila posti letto in appartamenti turistici) secondo voi con quali argomenti potrà mai opporsi? Al massimo, per mitigare le lagnanze dell’elettorato, potrà simulare una fastidiosa irritazione, allegandoci il solito, stucchevole comunicato stampa, ma alla fine – ed è questo il punto – la sostanza non cambia di una virgola.

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Nella vicina Cervia, per fare un altro esempio, il sindaco Coffari è ciclicamente sulla graticola per il problema endemico della prostituzione su strada. Ma anche in questo caso, i primi cittadini non possono fare granché. Ci ha provato anni fa l’allora sindaco di Ravenna Matteucci con la minaccia mediatica delle foto alle auto dei clienti e con l’idea dei quartieri a luci rosse, peccato che il primo provvedimento fosse incostituzionale ed il secondo si configurasse addirittura come reato di favoreggiamento.

Anche il problema (gettonassimo sui social) della micro-criminalità, nel bene o nel male, non può essere imputato tout court ai sindaci che, è bene ricordare, «governano» solo la Polizia Municipale. Ma, a Cesenatico, parliamo di un corpo di agenti che, durante le serate invernali – per conclamata ristrettezza di organici – è in grado di dislocare sull’intero territorio comunale una sola pattuglia. Come dire: se c’è un incidente a Bagnarola (e i rilievi delle forze dell’ordine, con la legge sull’omicidio stradale, si sono notevolmente appesantiti), tutta la città resta per ore sguarnita di controlli.

Quasi tutte le questioni legate all’ordine pubblico – a Cesenatico come in tutti i 7978 comuni italiani – competono a Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Forestale e dunque le rapine in banca, i furti nelle abitazioni ed i ladri di biciclette sono questioni di grande impatto sociale, ma per le quali un primo cittadino, in concreto, può incidere poco.

Compito della politica locale, tuttalpiù, è quello di creare le condizioni affinché la criminalità seriale non attecchisca, ad esempio illuminando le zone più sensibili della città, installando sistemi dissuasivi di videosorveglianza o magari evitando di creare degli interi quartieri ostaggio del degrado – come le colonie di Ponente – dove ladri, pusher e clandestini trovano, da troppi anni, habitat congeniali. Ma, al di là della retorica elettorale, è una materia che, con la lentocrazia italica, non si può esaurire in una legislatura.

I sindaci-sceriffo, paladini della morale e della tolleranza-zero, quelli che vanno a cazzeggiare a Bruxelles con i soldi della collettività, quelli che mettono all’ordine del giorno dei loro consigli comunali la crisi nordcoreana, lo ius soli o la castrazione chimica, mi ricordano tanto gli anni del liceo quando, solo per non andare a scuola, scioperavamo perché la Russia aveva invaso il Nicaragua.

Insomma, se vogliamo realmente smarcarci da ogni faziosità, un sindaco va giudicato per le cose che gli competono. E non è sempre detto che gli convenga.

p.s. Ma la Russia poi l’ha mai invaso il Nicaragua?

2 Comments

  • napalm101 ha detto:

    il suo graffietto non fa piega..….ma al di là dei vaccini, immigrati e l’uragano Irma è veramente convinto che a Cesenatico le decisioni le prende il nostro benamato?

  • NOEMI RUSCELLI ha detto:

    Tutto giusto e anche ben scritto….. ma allora ci dica lei: noi cittadini a che santo dobbiamo votarci?

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