Una fetta di política vorrebbe la Romagna separata dal’Emilia. Una proposta che scalda i cuori a forma di caveja e animi politici che hanno indossato l’elmetto per andare in trincea e difendere il legame con l’operosa Emilia. Pagine e pagine di commenti di esponenti politici piò o meno locali hanno tenuto banco per giorni, ma cosa ne pensano gli ambasciatori della romagnolità più noti al pubblico?
Ivano Marescotti: «La Romagna non ha bisogno di confini per esistere»
Dal piccolo al grande schermo c’è lui, Ivano Marescotti uno dei volti romagnoli per eccellenza. Proverbiale la sua prontezza nella risposta condita da garbo e saggezza. «No, non sono d’accordo a questa divisione perché è solo un’operazione di tipo leghista, pseudo identitaria, campanilistica e anticulturale. La Romagna non ha bisogno di confini per esistere. E Bologna è il nostro riconosciuto capoluogo regionale. Servirebbe solo a dare dei nuovi posti ben remunerati alla casta politica e burocratica».
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Nota: gli intervistati sono stati scelti a campione. Altri hanno preferito non rispondere mentre altri non è stato possibile raggiungerli.


