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L’Istituto Tecnico Economico Agnelli di Cesenatico ha partecipato al concorso IreCoop vincendo un assegno da 500 euro. A vincere «Gli Immaturi» (Andrea Vagnini, Riccardo Acciarri, Diego Bartolini, Giacomo Casalboni; Andrea Cereda, Valerio Veneruso) della 5A Afm. E proprio la penna di Andrea Vagnini racconta com’è andata.

 

«Scuola, cooperazione e lavoro» è giunto alla quindicesima edizione, il progetto ha coinvolto, come già avvenuto negli anni passati, anche l’Istituto Tecnico Economico Agnelli di Cesenatico. IRECOOP, RicercAzione in collaborazione con Romagna Banca e Confcooperative hanno dato vita ad un percorso di formazione e istruzione riguardo alla conoscenza dei principi cooperativi, cercando di stimolare nei più giovani un interesse all’impegno sociale e non solo a un profitto.

Inizialmente, ognuno di noi necessitando di un’introduzione nel mondo di queste società si è lasciato guidare attraverso diversi incontri in cui alcuni esperti di IRECOOP e RicercAzione ci hanno indirizzato verso ciò che significa «cooperativa». Il progetto ha come scopo ultimo la creazione di diverse idee imprenditoriali, le più quotate saranno poi esposte a un incontro finale in cui la varie idee si confronteranno tra di loro unendo ragazzi provenienti da scuole differenti.

Volendo ora parlare più nello specifico di ciò che riguarda il progetto in cui sono stato personalmente coinvolto partirei con il raccontare l’idea. La realizzazione di una società cooperativa di tipo agricolo, che avesse come scopo una produzione totalmente propria e biologica cercando di differenziarsi dalle altre aziende del settore per delle scelte innovative. Conoscendo la quantità di concorrenza limitrofa e considerando anche le limitate capacità produttive possibili sfruttando solamente il fondo di nostra proprietà, raggiungere un risultato finale all’altezza non è stato facile. Il motivo che ci ha convinto di poterci differenziare è stato proprio il far parte della categoria di cooperativa, e attraverso un servizio volto in primis alla collettività, salvaguardando ambiente e salute alimentare, crediamo di esserci riusciti.

Un altro aspetto sicuramente fondamentale che ci siamo posti come obiettivo è stata l’avanguardia tecnologica, un mondo che apparentemente può sembrare lontano anni luce dalla produzione del settore primario. Proprio per questo abbiamo cercato, attraverso una sorta di servizio take away che avesse come strumento principale alcuni tablet posti a lato del punto vendita dai quali poter selezionare, pagare e in un paio di minuti ritirare anche quantitativi di merce abbastanza corposi, di dare un tocco di freschezza alla nostra società. Last but not least, abbiamo pensato attraverso un gesto che poteva avere un forte valore simbolico, di permettere ai nostri clienti la raccolta diretta dei vari prodotti dalla coltivazione. Mi spiego meglio: a chi avesse voluto acquistare «tradizionalmente» dal punto vendita, senza usufruire del take away, avremmo permesso di raccogliere personalmente ciò che desiderava acquistare, così da rimarcare la tracciabilità e la provenienza dei nostri prodotti.

Tutte queste idee hanno concorso a formare il progetto che abbiamo presentato nella giornata conclusiva tenutasi a Savignano sul Rubicone, dando vita alla società cooperativa «GLI IMMATURI». Nonostante il nostro non sia stato il gruppo vincente credo, anzi crediamo, parlando a nome di tutti i membri che elencherò di seguito, di aver sicuramente imparato tanto riguardo ad un mondo che non era da noi conosciuto cioè quello cooperativo e di aver potuto formare un’intesa vincente grazie ad un team work efficiente; ringrazierei quindi per un’ultima volta tutti coloro che hanno permesso al nostro istituto di partecipare a questo progetto stimolante.

Andrea Vagnini

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