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Ventitré giorni di raccolta dei rifiuti recuperati accidentalmente dai pescatori, 45 imbarcazioni coinvolte, 12 volontari, 210 conferimenti, 7.198 rifiuti recuperati dai fondali marini, per 1.000 chili, pari a 105 sacchi. Sono solo alcuni dei numeri del primo dei sei mesi di sperimentazione del progetto “Fishing for Litter – In rete contro un mare di plastica”, condotto dai volontari di Legambiente insieme alla Cooperativa della Piccola Grande Pesca, Clara spa, Capitaneria di porto di Porto Garibaldi e Comune di Comacchio, con il supporto di Bio-On, che ha l’obiettivo di censire i rifiuti raccolti durante le attività di pesca dai fondali marini.

Il problema del marine litter è globale e quanto mai grave. Per ogni minuto che passa, l’equivalente di un camion di rifiuti finisce nei mari e negli oceani del mondo. Quello che resta visibile agli occhi, quindi sulle spiagge e sulla superficie del mare, è pari solo al 15% della mole di rifiuti che giacciono sul fondo del mare. Senza contare i danni economici che il fenomeno del marine litter provoca al comparto produttivo del settore pesca.

https://youtu.be/_2iZe0U5Nso

Secondo uno studio commissionato dall’Unione Europea, l’impatto economico per la pesca è stimato intorno ai 61,7 milioni di euro all’anno, risultando il secondo settore più danneggiato dai rifiuti marini dopo quello del turismo. Un dato che potrebbe subire un calo solo attraverso la prevenzione del rifiuto, la raccolta, il riciclo e la sperimentazione di nuovi materiali.

Dal monitoraggio effettuato dai volontari tra il 27 giugno e il 27 luglio a Porto Garibaldi, è emerso che l’82% dei rifiuti proviene dalle attività produttive di pesca e acquacoltura, mentre il 15% dalla cattiva gestione dei rifiuti urbani: la plastica è il materiale più trovato (95% del totale dei rifiuti) seguita dai metalli (2%) ovvero attrezzi da pesca, ami e ganci.
Il dato più eclatante è che del totale dei 7.198 rifiuti raccolti, ben il 78% è rappresentato da calze in plastica per l’allevamento delle cozze, per un peso indicativo di 900 kg raccolti in soli 23 giorni di sperimentazione.

Di questo si è parlato nel corso della tavola rotonda che si è tenuta questa mattina a Porto Garibaldi, nella sala riunioni della Cooperativa Piccola Grande Pesca, dove sono intervenuti Lorenzo Frattini, Presidente Legambiente Emilia Romagna, Marino Rizzati, Presidente Legambiente Delta del Po, Stefania Di Vito, Ufficio Scientifico Legambiente Onlus, Ruggero Spadoni, Dirigente Servizio Ambiente, Caccia e Pesca del Comune di Comacchio, Ariberto Felletti, Presidente Cooperativa della Piccola Grande Pesca, Raffaele Alessandri, Direttore Clara Spa, Francesco Luciani, Tenente di vascello Capitaneria di Porto di Porto Garibaldi, Diego Torresan, Project Manager & Research Advisor Bio-On S.p.a, Simona Biolcati, Regione Emilia-Romagna, servizio rifiuti, Anna Montini, Assessore Ambiente Comune di Rimini.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

One Comment

  • Lorella ha detto:

    Bellissima iniziativa da parte di lega ambiente a Cesenatico spiagge pulite,”molti rifiuti tra imassi”,ma visto che che si occupano di tematiche ambientali a mio parere non si dovrebbe limitare alle spiagge,perché i rifiuti si trovano anche in mezzo a aiuole (pista ciclabile via Mazzini )fino a Zadina ,parco ponente è alltre parti di Cesenatico basta girare un po(in bicicletta) e guardarsi attorno.Mi è stato risposto,perché ho reclamato più volte per questo,che la pulizia delle zone in estate è più concentrata in centro,come se i turisti girassero solo lì.Certo è difficile rivedere Cesenatico pulita e ordinata come quando ero bambina,forse avevamo un’altro turismo? mettiamola così,ma forse abbiamo anche a che un altra politica ?nonostante facciano leva sullo sviluppo turistico ecoligico della riviera vedo purtroppo indebolirsi anno dopo anno( nonostante la differenziata)la tutela per l’ambiente facendo così scendere di livello tra una crisi e l’altra l’ospitalità tanto decantata dei romagnoli cesenaticensi.Essendo nata qua ho una visione troppo passionale per Cesenatico e quindi vederla così (sporca)mi rende veramente triste.

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