All’allarme lanciato nei giorni scorsi dagli stati generali del comune, della pesca e della spiaggia (leggi qui) se ne aggiunge un altro.
Se da un lato il porto è stretto tra il ricatto di un dragaggio necessario e delle porte vinciane sotto scacco anche i detriti delle mareggiate mettono il carico sulle casse comunali.
Il candidato sindaco Matteo Gozzoli
“Fino ad ora – da detto il sindaco Matteo Gozzoli – il 2018 è stato un anno orribile con tonnellate di materiale che si è spiaggiata sulla nostra costa. Hera lo tratta come rifiuto speciale per l’alto tasso di salinità e siamo il comune più colpito perché raccogliamo rifiuti che vengono da lontano e dobbiamo anche pagarne lo smaltimento! Stimiamo di dover raccogliere 1500 tonnellate di legname da portare via per 100mila euro di spese”.
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Somme che si aggiungono alle 1500 tonnellate di alghe portate via in estate con altro esborso. Il discorso si amplia. Infatti i pescherecci devono fare i conti con eventuali urti con i tronchi, esperienza di certo non piacevole e con il fatto che le reti possono catturare anche legname con conseguente perdita di tempo e denaro.
Sul tema spiaggia, Simone Battistoni, presidente dei bagnini, chiama in causa l’assessore regionale Paola Gazzolo. “Dobbiamo andare a Chi l’ha visto per avere sue notizie? – ha esclamato – Non vorrei fosse stata rapita dagli alieni visto che la politica regionale è assente. Da mesi lanciamo gridi di allarme, tra alghe (e gli effetti li vedi anno prossimo) e ora con l’erosione pe rnon parlare del problema delle scogliere che si sono abbassate”.
Anche Paolo Ingrettolli che segue personalmente le fasi più delicate delle emergenze non ha usato toni rassicuranti. “Andiamo incontro al periodo peggiore e dobbiamo fare i conti con i mesi che ci aspettano”.
il direttore Mario Drudi
Insomma la situazione di Cesenatico è quella di chi si trova sotto tiro incrociato. Situazione ribadita da Mario Drudi della Coop. Casa del pescatore: “Il nostro è uno dei porti più importanti della Romagna ma ancora c’è il forte rischio che i nostri pescherecci non riescano a navigare sul porto”.
