Al prossimo Consiglio comunale del 27 novembre il Movimento 5 stelle di Cesenatico non presenterà nessuna Interpellanza come protesta verso l’operato del sindaco: “Fino ad ora ci eravamo abituati a risposte generiche e spesso inconsistenti, ma mai si era avuto il minimo dubbio che i dati e le informazioni fornite corrispondessero alla realtà. Nel Consiglio comunale del 24 ottobre scorso l’Amministrazione si è permessa di andare decisamente oltre”. Questo l’incipit della nota.
“Nell’interpellanza – si legge – presentata dal Movimento inerente all’area Santa Monica e la cancellazione di oltre 1000 mq di parcheggi ad uso pubblico, si chiedeva “…se nell’attivazione della progettazione del piano unitario che ha dato corso ai lavori, oggi sospesi e visibili sul lungomare, era previsto il parcheggio ad uso pubblico e se la realizzazione era garantita da apposita fidejussione…”. La risposta scritta del Sindaco è stata “…Ai fini del rilascio del P.C. n. 195/2005 era stata richiesta “fidejussione a garanzia di realizzazione parcheggi” per un importo pari a 44.991,98 euro: all’interno della pratica non si rileva tuttavia tale fidejussione…”.
“In seguito – proseguono i 5 stelle – ad accesso agli atti riguardante il permesso succitato, contrariamente a quanto dichiarato risulta invece da documento di UniCredit una Fidejussione Bancaria nr. 17144202P “…di euro 44.991,98 a garanzia di realizzazione parcheggi come da atto unilaterale d’obbligo…”, concessa alla SOC. SANTAMONICA DI M. ZANIGNI E C. SAS, ai tempi concessionaria del permesso.
Ma non basta, con altro atto fidejussorio di subentro nr. 2507/2018, Romagna Banca concede la garanzia alla società BELVIVERE SRL nel frattempo subentrata come proprietà, dove si specifica: “… è previsto atto unilaterale d’obbligo, con il quale si impegna a realizzare, a propria cura e spese, lo standard di parcheggio pubblico; che a garanzia di tale impegno viene richiesta fidejussione bancaria […] per un importo pari ad Euro 44.991,98…””.
“A questo punto – concludono – la domanda sorge spontanea: come mai ad una richiesta, pubblica ed ufficiale, è stato risposto con una evidente bugia? Perché rispondere falsamente scatenando leciti dubbi ed interrogativi sull’operato dell’Amministrazione? Di certo c’è che le bugie hanno le gambe corte e dichiarare un potenziale falso in un atto pubblico potrebbe essere molto insidioso per la credibilità di un’Amministrazione che si rispetti. Dopo le fidejussioni non riscosse e quelle scadute oggi scopriamo che per l’Amministrazione Pd esistono anche le fidejussioni da tenere nascoste”.