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Sono circa una ventina le famiglie che, “sentendoci presi in giro dall’amministrazione comunale di Cesenatico” andranno per vie legali “per tutelare i nostri diritti di cittadini”. Casus belli il PalaBeach nel quartiere Madonnina “sorto in pochi giorni e del quale nessuno era stato informato, neppure il Comitato di Quartiere”.

Disagio e sconcerto: queste le parole che ricorrono ascoltando i residenti di via Venere. Una tensostruttura – il PalaBVU (Beach Volley University) – nata all’interno dell’area dell’impianto sportivo PalaMadonnina, in via Falcone, e gestita dall’associazione Beach Volley University ASD di Cesenatico.

“Gli amministratore ripetono come un disco rotto che il Pala BVU è un valore aggiunto per la nostra città – spiegano i residenti – Cercando di interpretare queste parole ci sentiamo presi in giro. Pensiamo che il vero valore aggiunto per un quartiere significa: strade pulite, aiuole e verde pubblico curato, giardini pubblici attrezzati, illuminazione adeguata, controllo del territorio, viabilità, servizi di collegamento, scuole, palestre, parcheggi, luoghi di aggregazione, presenza di farmacie, supermercati… Tutte cose che nel nostro quartiere dormitorio (come qualcuno lo ha definito) sono presenti e funzionanti. Una struttura solo mancava: il Pala BVU che opprime e impedisce la vista, rifrange la luce del sole tanto che durante le ore del mattino le abitazioni limitrofe non possono nemmeno aprire le finestre. Inoltre dall’interno della struttura proviene musica ad alto volume, urla di persone che giocano, colpiscono la palla e provocano acuti rumori. Tutto queso durante le ore serali e non solo”.

Un disagio “che non è stato né stato preventivato né ipotizzato”. Ma un altro problema si fa avanti: “Crediamo sia giusto portare all’attenzione di tutta la città che il motore elettrico che tiene in tensione la struttura è in realtà una caldaia che serve a produrre aria calda per sostenere la struttura ed è stata installata a pochi metri dalla recinzione dell’asilo nido. A noi pare una scelta da incoscienti e non particolarmente sicura”.

Ma i residenti non si fermano e insinuano dubbi: “Quando verrà smontata la tensostruttura è già pronto un impianto di illuminazione che permetterà l’utilizzo nelle ore serali e notturne dell’impianto. Non sarà che l’amministrazione stia provvedendo a modificare la soglia che regola l’intensità del rumore innalzandone i valori? E magari cambiando classe acustica e declassando l’area. Su questo aspetto abbiamo già richiesto la documentazione in Comune che – caso strano – tarda ad arrivare”. I residenti inoltre hanno richiesto agli uffici comunali la valutazione dell’impatto acustico, la valutazione dell’inquinamento luminoso della struttura e il programma degli eventi estivi in programma.

 

 

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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