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Mercoledì 24 aprile (ore 17) al Museo della Marineria di Cesenatico (via Armellini) sarà inaugurata la mostra di Tinin Mantegazza “Tavolicci: una storia, un crimine”.

Il 22 luglio 1944 a Tavolicci, un piccolo borgo di 84 abitanti nel Comune di Veghereto, si consumò una terribile strage: la polizia italo-tedesca trucidò 64 persone, di cui 19 bambini con meno di 10 anni. La popolazione di questo territorio, estranea alla Resistenza attiva, divenne vittima della strategia del terrore nazifascista contro i civili, che si proponeva di creare terra bruciata intorno alle formazioni dei resistenti operanti sulla Linea gotica.

Tinin Mantegazza racconta, attraverso una serie di immagini, la distruzione, da parte delle truppe fasciste, di una intera comunità. L’arte non ha tempo e la mano e l’animo di Tinin descrivono una realtà, la violenza degli eserciti verso le popolazioni civili, che troppo spesso si ripete in troppe parti del mondo.

Quella di Cesenatico è una delle tappe della mostra che ha avuto il suo avvio a Tavolicci l’11 novembre del 2017 e che proseguirà in altri luoghi anche nei prossimi mesi. L’ANPI di Cesenatico ha voluto promuovere la mostra, in collaborazione con il Comune di Cesenatico nei giorni in cui si celebra la Liberazione dal Nazifascismo e la fine della guerra.

Per l’occasione saranno con Tinin Mantegazza: Matteo Gozzoli (sindaco di Cesenatico), Miro Flamigni (storico), Cinzia Buscherini (presidente ANPI Cesenatico), Marisa Fabbri (associazione Teatro per la Pace), Miro Gori (presidente provinciale dell’ANPI).

Mino Savadori e Mirko Catozzi cureranno la lettura di alcuni brani tratti da “Il sogno di Doro” di Efrem Satanassi, lo splendido e terribile romanzo che parla della Comunità di Tavolicci e dei momenti della strage.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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