Si sa, facebook dà spazio a tutto, anche agli insulti più beceri. Tra i commenti a caldo che si sono letti sul social di Mark in merito all’incendio al depuratore (leggi qui) ne spicca uno. E non è lercio.it. “Era meglio bruciassero le colonie a ponente con la giunta e il sindaco dentro, magari cambiava qualcosa”.
Pop corn appena sfornati per assistere allo sviluppo della vicenda visto che da “palazzo” non escludono una querela di massa; non è stato preso di mira solo il sindaco ma tutta la sua squadra di governo. Insomma un social jackpot che può costare caro al sobrio commentatore. Forse non sa che nonostante non sia un quotidiano o una rivista facebook non è una giungla.
Il sindaco ha espresso il proprio disappunto in una nota: “Proprio in questi giorni in cui l’Italia piange il Sindaco di Rocca di Papa Emanuele Crestini, morto dopo esser rimasto in Comune fino alla fine per far evacuare cittadini e dipendenti, mi ha colpito non poco leggere questo commento scritto da un mio concittadino che per il solo fatto di essere andato a verificare la situazione durante un piccolo incendio scoppiato al depuratore, ha pensato bene di augurare la morte al sottoscritto e a tutta la Giunta.
Un commento che si commenta da solo ma che ho voluto condividere con la comunità di Cesenatico, perchè queste frasi non possono diventare normali.
La nostra comunità sono sicuro non si riconosca in un’espressione simile a prescindere dalle idee politiche. Alla base del nostro vivere insieme c’è il rispetto reciproco. “Sei di Cesenatico se” rifiuti questa vile violenza gratuita, perchè non trovo altre parole per descrivere tutto il mio malessere”.