di Fulvio Ricuperato
Un amicizia che fonda le proprie basi su un’incredibile forza di volontà e sullo spirito di avventura. Questa è la storia che lega Daniele Barzanti 65enne residente a Cesenatico e Gianni Sandoni 67enne modenese che si sente un cesenaticense a tutti gli effetti, poiché da tanti anni ama trascorrere a Cesenatico le proprie vacanze estive.
I due amici hanno deciso di organizzare un viaggio, probabilmente il termine più corretto è avventura che avrà come destinazione finale Santiago De Compostela. Affronteranno quello che è conosciuto come “cammino portoghese”, partiranno infatti da Lisbona, passando per le città lusitane di Santarém e Coimbra e una volta arrivati a Porto costeggeranno l’oceano fino ad arrivare a Santiago de Compostela, per un totale di circa 630 km.
La partenza da Cesenatico è prevista per giovedì 25 luglio, giorno in cui si celebra San Giacomo, che non solo è il Santo patrono di Cesenatico, ma è anche un personaggio strettamente legato a Santiago De Compostela, in quanto il ritrovamento della sua bara, da parte di un eremita nell’813, ha permesso che il capoluogo galiziano diventasse nel corso dei secoli una vera e propria tappa di pellegrinaggio.
Daniele e Gianni non sono affatto inesperti, proprio l’anno scorso hanno intrapreso e completato il percorso francese che parte dai Pirenei, precisamente da Saint Jean Pied De Port, con destinazione sempre la città galiziana: “Il cammino è stato un susseguirsi di emozioni – raccontano i due amici – Abbiamo avuto tanto tempo per riflettere sulle nostre vite e conosciuto persone provenienti da ogni angolo del mondo, nonostante le religioni e le culture fossero totalmente differenti. Crediamo sia proprio questo uno dei punti di forza che spinge moltissime persone, l’anno scorso circa 30.000, ad affrontare questo tipo di esperienza”.
E non solo: “Il viaggio ci ha dato l’opportunità di visitare luoghi incredibili, dai piccoli villaggi dove le persone vivono grazie al proprio orto, alle grandi città come Pamplona e Burgos. Quello che più di tutti ci ha stupito è che ogni zona della Spagna presenta caratteristiche differenti. Settimana dopo settimana il paesaggio davanti a noi cambiava radicalmente aspetto, passavamo da zone in cui eravamo circondati da giganteschi campi di frumento a vere e proprie distese di girasoli fino a zone in cui la mattina la nebbia sembrava essere pioggia”.
Infine: “Quello che fa sicuramente la differenza è che tutto viene seguito con un’impeccabile organizzazione. Gli ostelli, luogo importantissimo per i pellegrini durante il cammino, non solo permettono a chi vuole accedervi di riposarsi, ma garantiscono momenti conviviali. Inoltre prima di cominciare il cammino bisogna ritirare una carta, un libretto molto simile a quello universitario dove in ogni città visitata viene fatto un timbro e quando si arriva a Santiago De Compostela dopo aver consegnato questa carta, viene consegnato al pellegrino la Compostela, ovvero un attestato, che religiosamente significa aver ricevuto il perdono”.