Quando la ztl ci si mette nel mezzo. Bar del Teatro in via Mazzini che non è in ztl, ma il laboratorio che è nel retro sì. Stesso stabile, stessa attività, due accessi diversi e l’inghippo burocratico è servito. Da dietro il bancone Luca ha portato pazienza due mesi. “Ho fatto domanda per accedere visto che la zona dietro l’attività ha l’accesso al laboratorio, ma mi rimbalzano negli uffici e nessuno mi sa dare una risposta. Passi i primi tempi di assestamento, ma sono due mesi che aspetto. Alla ztl accedono fornitori, ristoratori, turisti, parenti di residenti. Io che ci lavoro no”.
Luca ha detto di aver già compilato un modulo in cui spiega il motivo della richiesta di accesso che al momento pare essere in un limbo amministrativo. Nessun limbo invece per i verbali che ha dovuto saldare a causa dell’auto in ztl per poter accedere al retro del bar per lavorare. “Anche l’ausl impone che l’ingresso usato per il laboratorio non sia quello del bar, non posso fare altrimenti” ha aggiunto. “Chiedo che mi sia dato il permesso per accedere alla ztl per lavoro visto che comunque in quel punto gli stalli liberi ci sono dalla mattina alla sera”.
La questione che nella logica è semplice non lo sembra altrettanto nella pratica della burocrazia visto che il comune ha detto di rivolgersi alla polizia locale che ha rimandato la questione al proprio comandante.
Quando la semplicità è la logica bastano due burocrati per complicare tutto!!! Evviva la burocrazia!