
Tante volte, durante le assemblee Adac, Barocci si è lagnato per la scarsa propensione delle imprese turistiche a “fare sistema” e a “mettere in rete” gli operatori locali della vacanza. Oggi, alla luce di questa ennesima gaffe (ricordate l’auto parcheggiata negli stalli per disabili?), che grado di credibilità potranno mai avere le sue future proposte?
Ma, al di là di questo imbarazzante episodio, va detto che Adac negli ultimi anni – sotto la presidenza di Giancarlo Barocci – ha dato un contributo piuttosto marginale alle politiche turistiche della città. Per far capire come girano le cose nell’associazione cliccate, sul sito ufficiale, alla voce “iniziative”. Volete sapere qual è l’ultimo evento pubblicato? Il Gran Premio Adac di trotto del 2015. E poi parlano di comunicazione social, di piattaforme digitali e di strategie promozionali…
Il circo della discordia voto 5. Senza entrare nei contenuti della diatriba, il pasticcio del circo – deflagrato nel cuore dell’estate – dimostra che qualcosa, nella comunicazione istituzionale, è andato in tilt. E la città, tra i picchetti degli animalisti e gli strenui difensori dell’arte circense, non ci ha fatto una bella figura.

Notte Rosa voto 7. Un oceano di gente, formidabile risalto mediatico e un imponente dispositivo organizzativo che, al netto delle enormi difficoltà logistiche, ha funzionato in tutti i suoi ingranaggi. La Notte Rosa si conferma un appuntamento di grido e, anche sul piano dell’ordine pubblico, dopo lo sballo diffuso delle precedenti edizioni, quest’anno è andata decisamente meglio.

Festival Lalla Palooza voto 9. Il voto premia il format, ma soprattutto la location. Il nuovo evento, immerso nella storica vena Mazzarini, ha riacceso una luce antica in città, rivitalizzando uno spazio che, negli anni, era stato dimenticato. Una scelta politica vincente che dimostra che – oltre al porto e a piazza Costa – Cesenatico può regalare scorci altrettanto suggestivi. Basta saperli immaginare.
Druidia voto 9. Sembrava un azzardo e, invece, il festival celtico del parco di Ponente – allestito contro il “grigiore fastoso del consumismo” – è ormai diventato un evento di eccezionale richiamo. Complimenti allo staff che, con un’abile intuizione ed una capacità organizzativa evidentemente non comune, ha saputo regalare alla frazione più emarginata di Cesenatico una manifestazione di grandi prospettive.


