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Barocci: “Stanchi di essere presi in giro”

Continua la polemica tra gli albergatori e il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli. Un fuoco incrociato che ormai continua da mesi, da quando l’Adac ha deciso di abbandonare il tavolo della Consulta del Turismo.

E ora il presidente degli albergatori Adac, Giancarlo Barocci, e il Consiglio Direttivo tornano sul tema. E se da una parte si auspica di abbassare le armi, dall’altra gli albergatori non fanno sconti al primo cittadino. “Non abbiamo mai rifiutato un incontro con il sindaco, ma sono stanchi di essere presi in giro – si legge nella lettera scritta da Adac a Gozzoli – Al termine delle riunioni della Consulta del Turismo non è mai stato portato avanti alcun nostro progetto (uno su tutti, il progetto dell’estate e del Natale 2019). A fronte di un progetto presentato da 365mila euro è stata adottata, dall’amministrazione comunale, l’apertura di una landing page da pochi euro e con risultati pari a zero”.

E se da una parte il presidente onorario Adac, Dante Delvecchio, ribadisce che “una Consulta del Turismo non può funzionare senza la presenza dell’associazione di categoria che rappresenta gli albergatori”, dall’altra Barocci sottolinea “giusto, ma se la nostra rappresentanza è nulla o non viene ascoltata tanto vale non partecipare!”.

“Da parte di Adac non c’è alcuna questione personale contro l’attuale sindaco. Siamo il sindacato di tutti gli alberghi Federalberghi di Cesenatico e di tutta la provincia e non solo dei 230 soci, pertanto meritiamo l’ascolto – continua Barocci – Non è assolutamente vero che noi dissentiamo su qualsiasi argomento, l’unica cosa che chiediamo è di poter essere coinvolti nella destinazione degli introiti della tassa di soggiorno. Il sindaco, su questo argomento, non ci sente e utilizza questi incassi come vuole lui”.

In 17 anni di presidenza non era mai accaduto che un sindaco, seppure invitato, non abbia partecipato al Galà degli Auguri dell'associazione.

Giancarlo Barocci

Poi il presidente Adac si toglie un sassolino dalla scarpa: “Gli elogi al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, durante il Galà degli Auguri della nostra associazione, non possono essere un’offesa al sindaco, il quale seppure invitato non era presente, cosa che nei miei 17 anni di presidenza non era mai accaduto”.

Poi si passa alle richieste di Adac:

  • Avere un ruolo, come promesso e come ci spetta, nella destinazione degli introiti della tassa di soggiorno
  • Avere il PUC messo in opera entro due anni dall’insediamento del sindaco, come lui promise.

“Ci vuole più attenzione verso il turismo, anche per gli anni che stiamo vivendo, in tutto il mondo il turismo aumenta, da noi diminuisce. Non deve trarre in inganno l’afflusso di persone che si riversano nelle vie di Cesenatico durante i week end, il vero turismo è quello che inizia il sabato e termina almeno il sabato successivo, al quale bisogna offrire una città completa e non solo il porto canale – continua Barocci – Gli abitanti e gli operatori di Cesenatico pagano le tasse sia che provengano da Villamarina che da Zadina e vorrebbero vedere progetti concreti ovunque”.

Quindi un invito al primo cittadino: “Dall’alto dei miei 70 anni invito il giovane politico Matteo Gozzoli a essere più disponibile e meno altero, il viaggio si fa sempre insieme, in politica non si chiudono mai le porte a nessuno e si cerca la collaborazione di tutti. Il sindaco della mia città non può più permettersi di dire che la rottura con l’Adac è insanabile”.

“L’Adac vuole cercare la via della riappacificazione, ma la via deve essere percorsa insieme pur sapendo che sarà molto impegnativa – conclude Barocci – Dovrà esserci uno sforzo da ambedue le parti e soprattutto con dei validi presupposti come maggiore impegno per il turismo; eventi più importanti per la città; maggiori investimenti pubblicitari e di promozione; uno sviluppo urbanistico più adeguato alle esigenze del turista”.

Il sindaco non può più permettersi di dire che la rottura con Adac è insanabile.

Giancarlo Barocci
 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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