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“L’alluvione a Villafranca di Forlì, dove l’argine del fiume Montone in due punti è crollato sotto la spinta dell’acqua, ha messo in crisi lo scorso maggio un intero quartiere. Sono numerose le famiglie e le imprese che hanno subito danni ingenti e ad oggi proprio quella comunità  vorrebbe conoscere l’esatta dinamica dei fatti ed essere messa al corrente di eventuali responsabilità. Accertare in via definitiva le cause consentirà è un dovere perché consentirà di mettere in sicurezza quel territorio. Serve, infatti avviare attività di monitoraggio e manutenzione perché pericoli di questa natura vengano sventati prima che accadano nuovamente e che causino danni ben più gravi e drammatici agli abitanti del territorio” Così la candidata della lista civica Borgonzoni in corsa alle Regionali in Emilia-Romagna Lina Amormino.

“Quanto accaduto, si era già verificato nel 2015 anche se l’alluvione era stata imputata allo straripamento di un canale di bonifica. Il problema della prevenzione, in ogni caso, è da affrontare seriamente. Per questo – secondo Amormino – è arrivato il momento di realizzare un monitoraggio più efficace degli argini, e un contestuale controllo degli animali nocivi come le nutrie, che distruggono in profondità la vegetazione e rendono di conseguenza le rive meno stabili. Non è sufficiente il ricorso alle casse di espansione”.

“Seconda ma non meno importante è la questione dei risarcimenti. Gli abitanti sono ancora in attesa delle risorse promesse dalla Regione che, è bene ricordarlo, è intervenuta in ritardo rispetto all’emergenza in atto. Come abbiamo visto in altre località in queste situazioni bisogna operare con rapidità ed efficacia. Questo è il modo con cui ho intenzione di lavorare al servizio del territorio proprio come ho fatto nella mia esperienza da amministratore locale – chiosa la candidata – Il mio primo e concreto impegno in Regione sarà quello di portare all’attenzione di Lucia Borgonzoni e del consiglio le problematiche legate al rischio idrogeologico affinché vengano attivate azioni per la messa in sicurezza delle zone colpite e di quelle a rischio e far sì che si accelerino i meccanismi burocratici per i risarcimenti”.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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