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“Permettere di usufruire a costo zero dei negozi sfitti presenti nei centri abitati per recuperare spazi al momento non utilizzati e favorire l’imprenditoria locale rilanciando l’offerta nei centri storici e nelle zone che necessitano di servizi. – questa è una delle proposte che la candidata col MoVimento 5 Stelle Emilia Romagna Jessica Amadio –  convinta che sotto questo aspetto la riqualificazione dei negozi sfitti sia un incentivo alla lotta al degrado intervenendo a tutela dell’igiene e del decoro”.

“A Cesenatico, nel recente passato, il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle ha proposto di offrire l’opportunità, a tutti i giovani artisti e artigiani, di esporre opere proprio nei locali sfitti in diverse zone cittadine: la proposta venne bocciata dall’Amministrazione comunale. Invece è proprio nel territorio emiliano-romagnolo, dove l’economia è fortemente incentrata sul turismo, che un negozio sfitto lasciato in stato di degrado comporta un danno di immagine alla città e mortifica anche le attività commerciali adiacenti”.

“La riapertura temporanea di locali commerciali sfitti offre l’occasione a chi svolge attività imprenditoriali, commerciali, artigianali, di servizio e professionali, di usufruire della possibilità di inserimento nell’attività cittadina, arricchendo ed animando l’offerta, con la speranza che vi possa essere poi continuità nel proseguire l’esercizio attraverso una trattativa privata con i proprietari”.

“La Regione deve prevedere lo stanziamento di fondi per promuovere questa iniziativa, soprattutto ora che Parma è stata nominata capitale italiana della cultura: visto che presumibilmente si svolgeranno centinaia di eventi tra mostre, installazioni, produzioni, laboratori, concerti ed incontri, sarebbe auspicabile il massimo interesse verso la tutela del territorio emiliano-romagnolo incentivando una particolare attenzione sotto l’aspetto economico, artistico e culturale”.

“Per questo motivo il MoVimento 5 Stelle ha inserito nel programma un piano straordinario per le periferie con particolare riferimento alla cura e manutenzione dei quartieri, ed al potenziamento della sicurezza, prevedendo i “negozi di quartiere” ovvero dei servizi pubblici di assistenza sociale ed economia di vicinato; questa mia proposta ne è una parte rappresentando un concreto aiuto per far ripartire l’economia, oltre ad un arricchimento artistico-culturale, potendo intervenire in tutte quelle aree urbane dove le saracinesche sono abbassate, incentivandone la riapertura tramite fondi in concertazione con i Comuni presenti sul territorio”.

 
Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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