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“Noi a differenza di tutti gli altri parliamo di diritti”

Ultima domenica di campagna elettorale prima delle elezioni regionali di domenica 26 gennaio. Marta Collot, candidata alla presidente dell’Emilia Romagna per Potere al Popolo (clicca qui), inizia il suo comizio politico puntando sui diritti, sulle note dei Modena City Ramblers. Presenti anche i candidati al consiglio regionale: Rosaria Valenti e Edoardo Martini. “Per Potere al Popolo queste elezioni sono un passaggio per la costruzione di un progetto più ampio”.

Poi si passa ai temi più cari alla sinistra: lavoro, ambiente e diritti. “Noi parliamo dei temi dei quali nessuno parla. Il lavoro ad esempio: tutti parlano di imprese, ma nessuno affronta il tema dei lavoratori sfruttati e sottopagati in nero – è l’affondo di Marta Collot – In Emilia Romagna ci sono false cooperative che si sono costituite solo per sfruttare i lavoratori. Noi proponiamo la reintroduzione dell’articolo 18 e un salario minimo di 9 euro l’ora”.

Marta Collot parla poi di “turistificazione che sfrutta il territorio”, “giustizia ambientale” e “grandi opere che tutti progettano, senza pensare alla messa in sicurezza del territorio, per la quale vengono spesi pochi euro”.

“Noi portiamo voce ai traditi della politica e diciamo a gran voce che i cittadini non sono clienti e i diritti non sono un lusso. Ai ricatti non ci stiamo e Potere al Popolo vuole rompere questo sistema parlando di riscatto del popolo”.

Anche il candidato consigliere regionale Edoardo Martini di Cesenatico mette sotto la lente di ingrandimento il lavoro: “Non è più tollerabile che gli stagionali percepiscano mille euro al mese, lavorando dalla mattina alla sera senza il giorno libero”.

 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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