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“Non esco più di casa da sola. Ho paura, soffro di ansia e attacchi di panico”

“Da quando ha iniziato a importunarmi ho paura di uscire di casa da sola. Soffro di ansia e attacchi di panico e ancora quando racconto questa vicenda piango perchè sono consapevole che questa brutta storia non riuscirò mai a cancellarla. Ti rimane l’impronta dentro”. Queste le parole della ragazza di Cesenatico, molestata dal suo ex professore, un 55enne di Cesenatico, quando frequentava una scuola superiore di Cesena.

La storia inizia nel 2017 e le battute, gli sguardi provocatori e i baci sono continuati anche dopo le prime denunce. “I professori sono quelle persone delle quali sai che ti puoi fidare – spiega la 20enne – e invece lui mi ha deluso dal primo momento che l’ho incontrato. E’ stato il mio prof solo per un anno, poi dopo quello che è successo gli è stata affidata un’altra classe”. Oggi la ragazza si è diplomata e lavora, ma la sua vita non è più quella di prima.

“Mi faceva battute continue davanti ai miei compagni di classe e davanti ai professori. ‘Bella topolona’, ad esempio. Poi sguardi continui e morbosi. In ogni momento avevo il suo sguardo addosso: in classe, in corridoio, in tram. Un giorno mi ritrovai in una tasca un anello con il suo numero di telefono”. E gli episodi continuano. “Una volta nel corridoio gli chiesi informazioni sui pagellini e lui mi baciò. All’improvviso. Immediatamente andai a parlare prima con un altro professore poi col preside. Ma non cambiò nulla”.

violenza donne

“Sembrava che non avesse nulla da perdere – continua il racconto – Nonostante le denunce, lui continuava a fare battute. Mi considerava una bambina fragile. La sua ‘dolcezza’, diceva. Inoltre ostentava mazzette di soldi con i quali, diceva in classe, andava a prostitute. Le trattava bene, ci raccontava che offriva loro champagne”.

“Un giorno stavo entrando, insieme a mia mamma, in un supermercato di Cesenatico. Lui stava uscendo, mi ha visto e ha tentato di avvicinarmi. Sono scoppiata in lacrime, poi sono andata a presentare un’altra denuncia ai carabinieri di Cesenatico”.

Ma questa storia – ora sfociata in un processo – non è ancora finita. “Lui conosceva tutti i miei orari dei bus, conosceva le miei abitudini e avevo sempre paura di incontralo. Oggi le cose non sono cambiate, anzi. Ho sempre più paura della sua reazione. Partirà il processo, dopo la sentenza del giudice delle indagini preliminari. Lui, con i suoi comportamenti, mi ha fatto capire che non ha nulla da perdere e ora che questa storia è finita in tribunale, chissà cosa mi devo aspettare”.

“In classe ostentava mazzette di soldi, con i quali raccontava di andare a prostitute e offrire loro champagne”

“Non so se ha mai avuto comportamenti simili con altre alunne, ma se è successo queste ragazze non hanno avuto il coraggio di denunciare. Io credo che invece bisogna lottare e denunciare per evitare che altre ragazze possano vivere quello che sto vivendo io”.

 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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