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 “Non sempre i rimborsi sono possibili, ma stiamo facendo il possibile”

Agenzie viaggi: è il caos. Così l’emergenza Coronavirus e il susseguirsi di decreti ministeriali che in questi giorni sono stati firmati stanno creando una situazione caotica per le agenzie viaggi.

Dopo la sospensione delle gite scolastiche fino al 15 marzo, è arrivata la seconda “tegola” dal Governo: “tutti i viaggi devono essere rimborsati”, appelandosi al Codice del Turismo. “Come ci impegniamo sempre nell’assistere i clienti nell’organizzazione del loro viaggio perché tutto vada nel modo migliore, adesso ci stiamo impegnando per capire come gestire i rimborsi, ma non sempre è facile”, spiega Daniele Mambelli, titolare dell’agenzia Arcadia di Cesenatico e dell’agenzia Damir di Meldola.

Perchè non è semplice? “Non sempre gli acconti sono stati versati e quindi è l’agenzia ha anticipato alcune quote (ingressi ai musei, hotel), ma anche acquistando i biglietti aerei con compagnie low cost – continua Manbelli – Inoltre proprio le compagnie low cost fanno riferimento alle normative dei loro paesi di origine e non a quelle italiane e quindi il rimborso non viene contemplato. Stiamo lavorato per recuperare la situazione, dopo avere lavorato per oltre 6 mesi proprio alle gite scolastiche, ma anche ai tour sportivi e della terza età che in questi ultimi due casi stanno annullando le prenotazioni”.

Un bagno di sangue per le agenzie di viaggio: “Dal 21 febbraio al 15 marzo avevamo organizzato una settantina di gite e se si pensa che una gita può andare da mille a 20mila euro, si può capire quello che sta succedendo”, continua Mambelli.

Ma il problema non sono solo le gite scolastiche, ma anche i viaggi individuali dei clienti. Infatti nella stragrande maggioranza dei casi il paese di destinazione ha istituito misure preventive, controlli sanitari, misure di contenimento, quarantena obbligatoria o misure restrittive nei confronti dei viaggiatori italiani e delle aree più esposte al Coronavirus. Inoltre se la Farnesina nel sito Viaggiare Sicuri sconsiglia il viaggio nel paese estero scelto, il viaggiatore ha due possibilità: o partire ugualmente andando incontro ai controlli sanitari predisposti in ogni singolo paese oppure decidere di non partire e richiedere il rimborso.

Coldiretti interviene sul tema, mettendo sotto la lente d’ingrandimento gli agriturismi, “spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari lontano dagli affollamenti, con un numero contenuto di posti letto e a tavola, sono forse il luogo più sicuro in Italia per difendersi dal contagio, fuori dalle mura domestiche”. E da quanto affermato da Coldiretti “la psicosi irrazionale sul Coronavirus sta già provocando un ingiustificato calo del 50% delle presenze secondo il monitoraggio di Terranostra che evidenzia addirittura un azzeramento nelle aree del Veneto e della Lombardia più vicine alle zone rosse”.

“In Puglia in particolare gli stranieri stanno addirittura disdettando le vacanze per la prossima estate, mentre in Umbria sono state cancellate gite scolastiche presso le fattorie didattiche. La situazione peggiore fra Veneto, Lombardia e Piemonte sia sul fronte dei pernotti che su quello della ristorazione – si legge nella nota stampa – I timori legati al Coronavirus stanno colpendo un settore con oltre 13 milioni di presenze stimate nell’ultimo anno su una rete di 253mila posti letto e quasi 442 mila coperti per il ristoro grazie alla capacità di rispondere alla nuova domanda green degli ospiti, dal trekking al tiro con l’arco, dai percorsi culturali a quelli benessere, dagli spostamenti in bicicletta fino all’accoglienza dei camperisti, fino ai matrimoni con la capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo, che è fra le qualità più apprezzate, con piatti rigorosamente della tradizione preparati da cuochi contadini con mirabile maestria”.

 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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