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a cura di Anna (Budyyyy) Budini

“Fai in modo che la felicità sia il tuo unico vizio”, diceva la divina Marilyn. Ma, ai tempi del Coronavirus, la felicità sembra una chimera e, nella clausura delle nostre dimore, i vizi prendono il sopravvento.
Reclusi in casa come sociopatici forzati, i rischi sono all’ordine del secondo e i vizi sono l’unica “evasione” per sconfiggere la noia. E benché qualche trasgressione sia anche divertente, il rischio è quello sì di non ammalarci di Coronavirus, ma diventare obesi, depressi e cedere a pericolose tentazioni.
Un esempio? In questo periodo di contumacia c’è chi ha ricominciato a fumare (“così mi sembra di essere ritornato 16enne, quando andavo allo Slego”), a scofanarsi il frigorifero (alla faccia dei “beni di prima necessità”), a bere qualche bicchiere in più di vino rosso o rum al miele tra una passata di aspirapolvere e una rastrellata al giardino.
Chi ha scoperto pornhub e gli si è aperto un mondo, chi guardandosi allo specchio si ritrova due occhi da rana per avere chattato e giocato al cellulare tutto il giorno, chi si è riscoperto chef e, ogni giorno, sforna dolci e manicaretti iper-calorici.
Di certo il Coronavirus ci trasformerà tutti (uomini e donne) in provetti Cenerentole alle prese con pulizie di case, garage e giardini, ma quando usciremo di casa il rischio è di ritrovarci zombie bulimici, fumatori incalliti col vizio dell’alcol e qualche diottria in meno.
 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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