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C’è qualcosa che non va in questa ordinanza che, da una parte, lancia sperticati appelli per scongiurare ogni forma di assembramento e, dall’altra, per colpa di un’interpretazione troppo rigida della norma, sottopone i cittadini a rischi inconsulti.

Nella vicina Gatteo Mare c’è un caso emblematico.

Al Conad di via Martini, quello vicino alla vecchia Statale, ogni giorno, si ammassano decine di persone che, in fila indiana, mantenendo a fatica il metro di ordinanza, attendono pazientemente (a volte per ore) sul marciapiede il loro turno per fare la spesa. Il paradosso è che, a duecento metri di distanza in linea d’aria, l’Iper Rubicone – rimasto aperto, come noto, solo per la parte dell’alimentare – è completamente deserto.

E’ stato così nei giorni scorsi e sarà così, a maggior ragione, anche nei giorni a venire dopo l’aggiornamento del Dcpm che, da oggi, “vieta a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati dal comune in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Insomma, se la spesa la si può fare solo nel comune di residenza, ne consegue che all’Iper Rubicone possono recarsi solo ed esclusivamente i cittadini residenti nel comune di Savignano sul Rubicone. Mentre quelli di Gatteo Mare o di San Mauro Mare, che si trovano a meno di un chilometro di distanza dal Romagna Center, devono obbligatoriamente recarsi nei supermercati dei loro comuni.

Il caso dell’Iper, però, è demenziale perché gli spazi sono più ampi e le condizioni di sicurezza sono maggiori rispetto al Conad di via Martini che ha volumi molto più ridotti. Oggi, per altro, le temperature hanno subito un brusco crollo e restare in fila, per ore, all’aperto potrebbe anche generare patologie respiratorie che, pur non avendo alcuna relazione col Covid-19, potrebbero alimentare ansie e confusione.

Sui social, ovviamente, è già partita la querelle politica e qualcuno ha sottolineato che “in questa terra, quando si può dare una mano a Conad e a Coop, di solito non ci si tira indietro”, ma il caso dell’Iper è davvero paradossale. Da una parte file interminabili e, a duecento metri, ampi parcheggi vuoti e locali sanificati completamente deserti. Se l’obiettivo è la tutela della salute pubblica, in questa ordinanza c’è qualcosa che non va.

 

3 Comments

  • Davide ha detto:

    sono tutte prese in giro! a Gatteo sono residenti 9000 persone e hanno solo il conad a Gatteo Mare e il Famila a Gatteo, arrivano alle 5 di mattina per iniziare la fila e noi dobbiamo subire questo? non siamo in tempi di guerra! Iper è grande e ben fornito se è vero che esiste unione dei comuni dovete dare la possibilità l comune di Gatteo di arrivare fino lì in quanto non è vero che i nostri supermercati sono sempre forniti… dunque prendete provvedimenti… è una vergogna per l’Italia dicono chiaramente di evitare assembramenti e la gente giustamente rispetta le regole di restare nel proprio comune ma avendo solo 2 supermercati si ammassano e un Iper a 2 minuti vuoto… è una VERGOGNA!

  • Alessandra ha detto:

    Quindi io da Gattro mare ci posso andare al iper ? Abito vicino alla Conad in questore
    Con mega file ..
    Aspetto notizie al riguardo grazie

    • Anna Budini ha detto:

      Alessandra, secondo l’ultimo decreto del Ministero della Salute non si può uscire dai confini del proprio Comune. Lo si può fare solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Quindi la risposta è no perchè l’Iper Rubicone è nel Comune di Savignano sul Rubicone. Poi nell’articolo viene evidenziata la contraddizione di questa norma

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