fbpx
 
 
 
 

E quando, finalmente, torneremo in libertà che diavolo combineremo? Brindisi in piazza, party alcolici, sfilate sventolando il tricolore come ai tempi del mondiale, catene umane, orge in spiaggia, flash-mob sulla ruota panoramica, focarine a Ferragosto e Nove Colli a Natale. Insomma, un delirio.

Per darvi qualche idea abbiamo rispolverato “le 100 cose da fare a Cesenatico prima di morire”, il maxi-elenco che tanto successo ha riscosso nell’estate 2019.

Riadattandole ai tempi liberatori post-virus, ecco cento cose da fare (più due) per esorcizzare una triste primavera in quarantena e tornare, mano nella mano, a vivere finalmente felici.

1) Assaggiare il risotto di mare de La Teresina (non a domicilio!)
2) Fare il bagno nudi in spiaggia di notte (stando anche a meno di un metro di distanza…)
3) Fare colazione con i bomboloni caldi ai “Concerti all’Alba” (senza autocertificazione)
4) Il selfie sulla ruota panoramica (mostrando sorridenti una boccetta di amuchina)
5) Urlare in faccia a Lugaresi (senza mascherina): “Il scielf non funziouna!”
6) Fare notte al Bodeguilla bevendo due birrette con “Filo” (brindando al Covid-19)
7) Baciarsi nella pancia della balena di Atlantica (meglio se lei/lui è di Bergamo o comunque della “zona rossa”)
8) Una partita di maraffone al bar (senza guanti in lattice)
9) Assaggiare il crudo di cappasanta, topinambur, nocciola e caviale del ristorante Magnolia
10) Raccogliere le “poverazze” all’alba in riva al mare

11) Godersi il panorama dal 35° piano del grattacielo Marinella (e finalmente vedere quanta gente c’è in giro!)
12) Nuotare fino alla piattaforma, salire e fare un tuffo sentendosi dei campioni
13) Trascorrere un weekend da “sburoni” al Grand Hotel Da Vinci (e pagare con i 600 euro di bonus del decreto “salva Italia”)
14) Fare di corsa i 400 metri della pista di atletica dello stadio Moretti
15) Giocare a racchettoni in spiaggia d’estate a mezzogiorno (con 37.5 di febbre)
16) Un viaggio senza senso nell’ascensore della stazione ferroviaria di Cesenatico

17) Cenare solo con i ciccioli (o solo con le giuggiole)
18) Fare l’amore sui lettini della spiaggia (finalmente dopo tanto Pornhub…)
19) Deporre un fiore sulla tomba di Pantani
20) Alzarsi all’alba per vedere la partenza de La Nove Colli (anche se verrà rinviata ad ottobre)

21) Degustare i biscotti caldi del Giardino dei Sapori Perduti (e poi non lavarsi le mani)
22) Attraversare in bicicletta la galleria Maggioli senza incorrere nei rimproveri dei condomìni
23) Visitare la casa di Marino Moretti (il vero “untore” della poesia romagnola)
24) Cenare in un capanno da pesca (con un gruppo di immigrati lombardi)
25) Una crociera sulla motonave del Sole (con la speranza poi di non restare bloccati in porto)
26) Un tour di Cesenatico sul calesse di piazza Costa

27) Visitare un bunker tedesco con Walter Cortesi
28) Partecipare ad un’edizione del Biker Bikini Festival
29) Due chiacchiere sul ponticello del parco di Levante ad ammirare le nutrie (discorrendo amabilmente dell’ipotesi di un’altra zoonosi)

30) Foto del tramonto dall’oblò del bagno del ristorante Il Faro

31) Una “vasca” in tandem sul lungomare Carducci (pensando… “E se passassimo direttamente al 2021?”)
32) Esprimere un desiderio gettando una monetina dentro una ghiacciaia di piazza delle Conserve
33) Trascorrere una notte al night La Cicala (ma prima accertati che la banca ti abbia davvero sospeso il mutuo)
34) La foto sul ponte di via Saffi con sullo sfondo il Presepe della Marineria (e accanto al bue e all’asinello, quest’anno, ricordiamoci di mettere un angelo con il camice bianco)
35) Un tuffo dal mitico scivolo della piscina 4 Venti (dandosi delle arie come un virologo dello Spallanzani)
36) Mangiare dai “nonnini” del Parco di Levante (abbracciandoli uno per uno)
37) Organizzare una chat di Houseparty una sera d’estate con gli anziani della fontanella di viale Trento
38) Un passaggio andata e ritorno sul traghetto Mirko (in compagnia del “paziente zero”)
39) Shopping in incognito al sexy-shop Tam Tam (tanto la mascherina già ce l’avete…)
40) Colazione coi bomboloni al cioccolato da Gigi

41) Cantare “Romagna Mia” alla focarina dei Lupi di Liberio
42) Assaggiare le mitiche pizzette del forno Puccini
43) Portare il cane a fare il bagno al mare la domenica d’inverno (promettendogli che poi, per 24 ore, non si esce più)
44) Il gelato al pistacchio di Jessica
45) La piadina extra-large igp della Titti
46) Salutare i pescherecci che rientrano in porto
47) Un tuffo dal pedalò dove l’acqua è alta (pensando… “Andrà tutto bene”)
48) Visitare il Museo della Marineria (tutti accalcati attorno al bragozzo)
49) Scoprire il fallo etrusco del Museo di Storia
50) Partecipare alla prossima edizione di “Attraverso Cesenatico” (con in prima fila gli amici di Lodi e Codogno)

51) Sorseggiare il Caipi Passion al “Prima Fila” dalla Fra e Beppe in via Baldini
52) Partecipare a “Tagliatellando”, la sfida dei divoratori di pasta
53) Visitare l’ultimo (ignoto) piano della biblioteca comunale
54) Tifare per la propria squadra, scelta sul momento, al Palio della Cima
55) Una passeggiata tra i vicoli della Valona la sera in pieno inverno quando c’è la nebbia (ricordando la città deserta ai tempi della pandemia)
56) Fare la foto con il grattacielo rosa tra le dita
57) Recitare a memoria una poesia di Leo Maltoni (o un’ordinanza di Bonaccini)
58) Salutare Andrea, presidente a vita dei Lupi di Liberio, con un: “Oh ragaz, sa fet?”
59) Zigzag e gimkane con la bici tra gli arredi dei Giardini al Mare
60) Scoprire chi erano Italo Caimmi, Tito Bartoli, Emilio Pericoli, Loretta Fariselli, Giulio Capiozzo, Pete e Conte Candoli

61) Incrociare per strada Roberto Mercadini, Fabio Nobile, Chicco Capiozzo, Pier Foschi, Sam Paglia, Thomas Cavuoto
62) Respirare il profumo della carta alla libreria Pagina 27
63) Scoprire dove riparano le reti dei pescatori e farsi raccontare aneddoti del passato
64) Schivare gli sfoghi atavici di Nevio Torresi. Qualcosa da dire ce l’ha di sicuro. Nevio tvb
65) Aspettare la fine della Cuccagna per vedere se Widmer Vincenzi vince ancora
66) Guardare i fuochi d’artificio della Notte Rosa abbracciati al vostro amore (alla faccia di Burioni)
67) Fagocitare il “tagliere della nonna” alla locanda da Nonna Adriana (che quest’estate, se va tutto bene, troverete in viale Roma accanto all’agenzia viaggi Arcadia)
68) Giocare a calcio (“distanti ma uniti”) sulla spiaggia senza farsi cacciare dal bagnino
69) Guardare in diretta l’accensione del Presepe della Marineria e esclamare: “Oooooh” (almeno questa, ‘sta bon, non ce la siamo persa…)
70) Fare un giro per viale Carducci in Graziella con qualcuno in piedi sul portapacchi (e se vi starnutisce in testa, fa niente)

71) Credere che il porto canale lo abbia disegnato davvero Leonardo
72) Chiedere a cosa sta lavorando il prof Missoli, l’inventore della sim
73) Leggere almeno una poesia di Stefano Simoncelli (con la stessa enfasi con cui, ogni sera, Angelo Borrelli ci comunica il numero dei contagiati)
74) Avere almeno una copia del Lunatico in casa
75) Aver iniziato a suonare uno strumento con il professor Morigi (potrebbe tornare utile per i prossimi flash-mob dal balcone)
76) Ammirare il Cinema Astra e dire “io ci sono stato”
77) Non resistere a provare la “salsa brusacul” del Maraffa (anche se l’OMS l’ha tassativamente proibita)
78) Assistere all’”asta urec” del pesce fuori dal mercato ittico (e alzare la mano quando tocca ai gamberetti di Wuhan)
79) Pensare al tuffo carpiato sui dolci guardando la vetrina della Caffetteria del Teatro
80) Incrociare mister Zaccheroni che passeggia al parco di Levante (e chiedergli “Mister, ancora in house-working?”)

81) Chiedere come fanno le barche storiche a scavalcare i due ponti di cemento per uscire in mare
82) Ammirare il mare in burrasca con un pizzico di struggente nostalgia (per il divano di casa)
83) Lasciarti tentare dal ragù dello stallone dei Due Ponti
84) Scoprire il centro studi Calisesi
85) Agguantare al volo due caramelle lanciate dalle befane in sup
86) Scaricare (senza antivirus) l’app di livingcesenatico
87) Ricordare le mitiche pizzette di Lumini (altro che il Cebion!)
88) Una domenica nella spiaggia delle tamerici pigiati sotto il sole come sardine

89) Una passeggiata in bilico sulle dune in spiaggia a marzo (col sindaco Gozzoli che ti urla dietro)
90) Vedere almeno una volta “Acapulco, prima spiaggia a sinistra” (quando ancora, allegri ed ingenui, ignoravamo il significato di parole come mucillagini, Bolkestein, Coronavirus)

91) Cantare assieme ai Pasquaroli l’inno di Mameli (con solista Alice Borghetti)
92) Brindare in piazza Costa a Capodanno (se non rinviano pure quello)
93) Dare i dolcetti ai bimbi che ti suonano al citofono la sera di Halloween chiedendoti “Dolcetto o Covid-19”?
94) Comprare frutta e verdura nelle bancarelle delle Conserve
95) Dire o farsi dire almeno una volta nella vita… “Te ad chi si e’ fiol?”
96) Limonare sugli scogli (e dopo farsi il tampone)
97) Conoscere a memoria la canzone “Cesenatico Adriatico” dei fratelli Zoffoli
98) Mangiare le cozze crude solo con un po’ di limone (ricordandosi che quelle della Cooperativa Mitili di Cesenatico sono le migliori!)
99) Avere visto almeno una volta il “giardino segreto” della chiesa dei Cappuccini
100) Mandare in quarantena chi mangia con coltello e forchetta la saraghina

101) Andare in farmacia a comprare le zigulì ma, prima, pretendere la misurazione della temperatura col termometro laser

102) Mangiare sushi nei ristoranti orientali di Cesenatico (perché, dopo tutto quello che gli abbiamo detto, dobbiamo farci perdonare)

 
Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply