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Un nuovo decreto per riordinare tutte le misure messe in campo finora contro il Coronavirus. La bozza del nuovo decreto dovrebbe essere discussa oggi (martedì 24 marzo) in Consiglio dei ministri e prevede multe fino a 4 mila euro per chi esce di casa senza comprovate esigenze lavorative, di necessità o motivi di salute; uso dei militari per far rispettare le misure di contenimento anti-contagio e la possibilità di prorogare i divieti sugli spostamenti fino al 31 luglio, con periodi di durata di un mese.

Le restrizioni fino al 31 luglio.

Sono 28, secondo questa prima versione del decreto, gli ambiti che potranno essere interessati dalle restrizioni. Tra le voci elencate compaiono la possibilità di chiudere negozi, bar, ristoranti, le attività produttive, gli uffici della pubblica amministrazione mandando i lavoratori in smart working. Ci sono poi le limitazioni ai movimenti, sia dall’abitazione per chi è in quarantena (divieto assoluto) sia dai Comuni di residenza o anche, come fatto di recente da alcuni governatori e nel weekend dal Governo, dai territori regionali o comunali. Si possono chiudere strade e parchi, oltre che scuole, teatri, cinema, musei, chiese e palestre.

Si tratta di restrizioni in periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio 2020 e con possibilità di modularne l’applicazione in aumento o in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del virus (come riportato da fanpage.it).

Intervento dell’esercito.

Per far rispettare i provvedimenti potranno essere impiegate le forze di polizia e anche l’esercito. In questo caso sarà il Prefetto di competenza ad emanare il provvedimento.

Multe fino a 4mila euro.

Nella bozza si fa poi riferimento a chi non rispetta le misure previste dal Governo che potrà incorrere nella sanzione amministrativa da 500 a 4.000 euro, senza applicare le sanzioni contravvenzionali previste dall’articolo 650 del codice penale. Chi non rispetta il divieto di apertura di locali, oltre alla multa, rischia la chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Potere a Comuni e Regioni.

Per quanto riguarda gli enti locali, invece, tenendo conto delle specifiche situazioni, viene chiarito che hanno la facoltà di aumentare o sospendere le misure. In particolare le Regioni, in relazione a specifiche situazioni di aggravamento o attenuazione del rischio sanitario del proprio territorio, possono introdurre o sospendere l’applicazione di una o più delle misure. Qualora tali misure si applichino su tutto il territorio regionale o su una parte la loro efficacia è limitata a sette giorni. La stessa possibilità è concessa ai sindaci.

 
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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