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Di Anna Maria Durante

Cesenatico, come noto, nella sponda di Ponente, ospita “Onda Marina”, uno dei più suggestivi porticcioli turistici dell’Adriatico.

Situato a pochi passi sia dal centro storico che dalle spiagge, consente ai suoi ospiti di raggiungere a piedi le numerose incantevoli attrattive che Cesenatico offre tutto l’anno.

Il Porto Turistico inoltre ospita al proprio interno la sede del corso di laurea in acquacoltura del Polo universitario di Cesena dell’Università degli studi di Bologna.

Consultando le misure restrittive imposte dal decreto per il contenimento del contagio da Coronavirus, chi va per mare in questi giorni si è chiesto: “Ma io posso uscire con la mia barca”?.

Uno scafo, del resto, in linea teorica resta un ambiente sicuro ma, essendo in vigore il divieto di mobilità dalla propria abitazione (fatta eccezione per l’oramai “comprovate esigenze lavorative, situazione di necessità e motivi di salute”) anche il settore del diporto ha dovuto allinearsi alle restrizioni e restare in banchina.

La barca, a vela o a motore, è per gran parte dei diportisti il “gioco dell’estate” e, come tale, va in letargo solo quando inizia il freddo (salvo per chi ama le regate invernali). Marzo, da sempre, è il mese in cui chi va per mare inizia a fare mente locale su una possibile check list dei lavori da effettuare sulla propria imbarcazione. Si ripercorrono le esperienze della stagione nautica trascorsa, si fa il punto sulle manutenzioni lasciate dall’anno prima oppure sul rimessaggio della barca scegliendo il cantiere a cui affidarsi, mentre altri si dedicano al controllo delle attrezzature per potere finalmente uscire in mare a “fare due bordi”.

Ma le regate di primavera, come noto, sono state cancellate e con queste sono rimaste sospese tutte le attività quotidiane di quei piccoli diportisti che – in maniera romantica o professionale – sognano di cazzare la randa e lo spi o di cambiare il fiocco perché il vento rinfresca.

Là fuori è tutto come prima. Il vento soffia forte sulle onde del mare. Sarà un marzo diverso anche per tanti appassionati di vela. Loro a casa sognando l’odore del mare, la barca ormeggiata in banchina che, smaniosa, attende il suo skipper.

 
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