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Saranno dunque i sindaci a dover gestire, in prima linea, l’emergenza economica. Soprattutto occupandosi di quelle famiglie che, ritrovandosi all’improvviso senza reddito, non riescono più a provvedere al loro sostentamento.

L’ha annunciato ieri sera in Tv il Premier Conte, di fatto cedendo il testimone dell’assistenza primaria ai sindaci degli ottomila comuni italiani, definiti dal presidente del consiglio “le nostre sentinelle sul territorio”.

Per metterli nelle condizioni di gestire questa prima fase d’emergenza, il governo ha predisposto l’immediato trasferimento di 4,3 miliardi di euro ai Comuni anticipando il Fondo di solidarietà per gli enti pubblici. A questi si aggiungono altri 400 milioni che saranno vincolati per il sostegno di quei cittadini che “non hanno soldi per fare la spesa”.

Non si conoscono ancora, con esattezza, le modalità ed i criteri di erogazione ma, a quanto si è appreso, nasceranno dei “buoni spesa” con cui si potranno acquistare beni alimentari. I comuni, anche con l’aiuto del terzo settore, avranno poi il compito di consegnarli ai più bisognosi.

Sindaco Gozzoli, quante sono a Cesenatico le famiglie indigenti che potrebbero usufruire di questi contributi?

“In primis, vorrei precisare che, al momento, possiamo ragionare soltanto su delle bozze perché l’Esecutivo non ci ha ancora comunicato l’esatta ripartizione dei fondi. Però, per quanto riguarda i 400 milioni per i ‘buoni spesa’, la quota per un Comune come Cesenatico dovrebbe aggirarsi attorno ai 50mila euro. Questo significa che, poiché si parla di un bonus una tantum di 300 euro, le famiglie che ne usufruiranno saranno 166, quindi un numero abbastanza esiguo considerando che a Cesenatico abbiamo 12mila nuclei familiari. Per questo dovremo calibrare la distribuzione di questi buoni spesa con grande attenzione, andando ad intervenire solo in quelle situazioni di effettiva ed improrogabile necessità”.

Per quanto riguarda, invece, i 4,3 miliardi di euro del Fondo di solidarietà?

“In questo caso si tratta certamente di una cifra più consistente ma, allo stato attuale, è difficile prevedere la quota che spetterà a noi. Certamente, anche in questo caso, i fondi saranno utilizzati per dare un sostegno concreto alle famiglie e alle imprese, anche se ancora non possiamo dire con quali modalità verranno erogati”.

Visto che il Premier Conte ha parlato della necessità di “fare presto”, il Comune di Cesenatico dispone già di una mappa aggiornata della povertà? Ovvero, è in grado – una volta incassati questi fondi di solidarietà – di passare immediatamente ad una fase operativa?

“Ai nostri uffici sono note prevalentemente le situazioni di criticità certificate dal reddito ISEE che, ad oggi, resta l’unico indicatore a nostra disposizione. Ma in questi giorni ci siamo accorti che la crisi ha generato nuovi casi d’indigenza. Penso alla platea degli stagionali che, all’improvviso, si è ritrovata senza stipendio e penso alle famiglie monoreddito che, da un giorno all’altro, non hanno avuto più entrate cadendo in una grave crisi di liquidità. Il nostro obiettivo è quello di ripartire queste risorse nel modo più corretto possibile. Sappiamo di dover far presto, ma recensire tutte queste situazioni non sarà per nulla facile”.

Questi ulteriori stanziamenti non hanno alcuna relazione con la scelta di far slittare alcune imposte locali?

“No, in effetti si tratta di stanziamenti extra che nulla c’entrano con la sospensione delle tasse che era già in agenda. Domani avremo una conferenza dei capigruppo nella quale, con ogni probabilità, faremo slittare la Tari, per la quale dovremo dunque anticipare 2,8 milioni di euro. E lo stesso faremo con la Cosap. Insomma, saranno giorni di duro lavoro per tutti gli uffici comunali”.

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2 Comments

  • Marika ha detto:

    Buongiorno … Come si possono ricevere i buoni spesa ?
    Qual’e il numero da contattare o la domanda da presentare ?
    Grazie mille .

    • Anna Budini ha detto:

      Provi a chiamare l’Ufficio Relazioni col Pubblico (URP) del Comune, ma non so se sono già pronti per darle una risposta

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