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Per ragioni di simmetria politica non lo ammetterà mai. Ma sabato sera, ascoltando il Premier Conte che blaterava di questa presunta pioggia di milioni destinati alle casse dei comuni italiani, anche il sindaco Gozzoli avrebbe voluto dargli del paraculo.

Nei toni solenni – tra i 4,3 miliardi del fondo di solidarietà ed i 400 milioni per i “buoni spesa” – il nostro presidente del consiglio sembrava stesse spiegando un nuovo Piano Marshall. Calcolatrice alla mano, però, quella “pioggia di milioni” si è subito rivelata una questua, il classico panno caldo adagiato sulla fronte del moribondo.

Mentre li ammansiva con qualche complimento, chiamandoli affettuosamente “le sentinelle del nostro territorio”, il Premier – in diretta tv – scaricava sulle spalle di 7900 sindaci italiani la gestione dell’emergenza primaria. Quella più rognosa.

Con una sottile operazione di download inspiegabilmente spalleggiata dall’Anci, usando l’abituale sorriso d’ordinanza, alle famiglie italiane ha detto: “Se non avete più soldi per fare la spesa, da oggi suonate pure alla porta dei Municipi” (non a quella di Palazzo Chigi) perché “le risorse per il vostro sostentamento le abbiamo appena girate ai vostri sindaci”.

Peccato sia bastata un’elementare operazione sulla calcolatrice per capire che il discorso alla nazione di sabato sera fosse solo una gigantesca fandonia. Perché i 4,3 miliardi di euro del Fondo di solidarietà non è un “extra” stanziato per l’emergenza, ma soldi che già spettavano ai comuni (solo anticipati di un paio di mesi); mentre dei 400 milioni, a Cesenatico, arriveranno 157mila euro, ovvero 300 euro di buoni spesa una tantum da dividere per meno di 500 famiglie. Considerando che in città i nuclei familiari sono oltre 12mila, un po’ poco per scongiurare i rischi del “social disorder”.

Insomma, con i Comuni obbligati a far slittare tutte le imposte locali (Cesenatico dovrà anticipare di tasca sua solo per la Tari 2,8 milioni di euro) e il bonus da 600 euro che arriverà solo a metà aprile (si spera), da oggi il sindaco Gozzoli sarà chiamato ad affrontare l’emergenza più grave della nostra storia repubblicana con qualche spicciolo.

Qualcuno ha detto che questa è un’economia di guerra. Bene, anche 80 anni dopo, nel paese dello “scaricabarile”, non abbiamo perso il vizio di mandare i nostri soldati in Russia con le infradito ai piedi.

L’articolo ha subito una modifica in corso d’opera perché inizialmente si basava sui dati comunicati, sabato sera, a Living direttamente dal sindaco Matteo Gozzoli. Dati che successivamente sono stati modificati, portando la quota spettante a Cesenatico da 50mila a 157mila. Dati che, in ogni caso, secondo noi, non cambiano il senso dell’articolo. 

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