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Sarà “serrata totale” fino a Pasqua. Ma, anche dopo il 18 aprile, sempre che l’indice di contagio lo consenta, ci vorrà almeno un mese per vedere uno spiraglio di normalità. Sicuramente, come ha già spiegato l’autorità sanitaria, anche quando si potrà uscire bisognerà mantenere la distanza di almeno un metro e indossare la mascherina nei luoghi pubblici che dovranno riorganizzare gli spazi e dunque diminuire la ricettività. In ogni caso, prima di maggio, resteranno chiusi bar, ristoranti, negozi di abbigliamento e centri estetici.

Questi i punti salienti del nuovo decreto che entrerà in vigore sabato e durerà fino al 18 aprile. Dopo quella data, se la curva della pandemia comincerà a scendere, potrà invece essere valutata la riapertura di alcune aziende.

Sicuramente gli ultimi a riaprire saranno quelle attività in cui maggiore è l’assembramento di persone – discoteche, pub e sale convegni – ma anche per bar e ristoranti la possibilità di tornare in attività, almeno per aprile, non sembra contemplata nel nuovo decreto.

In ogni caso, chi gestisce locali (come bar o ristoranti) entri già nell’ottica di dover riorganizzare gli spazi, perché – anche quando l’emergenza sarà finita – i locali dovranno garantire requisiti di sicurezza molto rigorosi. Il primo riguarda la distanza tra i clienti che dovrà essere sempre di almeno un metro sia per quanto riguarda i tavoli che per le aree comuni. E grande attenzione sarà dedicata agli impianti di aereazione che dovranno garantire una radicale sanificazione degli ambienti. Camerieri e personale in genere, infine, dovranno indossare mascherine e guanti in lattice. Insomma, faremo l’aperitivo in corsie d’ospedale.

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