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“Non è facile anche per noi. Siamo abituati all’aria aperta e alla libertà. Abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza anche se adesso facciamo fatica a respirare, a sentire. Ma ci adeguiamo per la salute di tutti!”. Parola di Ivan Bazzarri, comandante del Vikingo che oggi è tornato in mare a capo della ciurma di sei marinai. “Abbiamo seguito l’evoluzione dell’epidemia in zona e abbiamo reperito, non senza fatica, tutte le protezioni”. La ciurma è stata a terra per circa 20 giorni in quarantena di sicurezza per scongiurare il Coronavirus. Poi hanno aggiunto agli attrezzi del mestiere anche visiera, mascherine, guanti e, nonostante la scomodità, hanno ripreso il mare.

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Il Vikingo pratica la pesca a volante con pescherecci che procedono in coppia per catturare il pesce azzurro. Pesce che oltre a essere spedito in Francia, Germania e Spagna approda anche alle Coop, Conad e pescherie locali e romagnole. “Ci sembra giusto non interrompere la filiera, certo la domanda non è alle stelle, ma se smettiamo anche noi pescatori di lavorare la situazione alimentare perderebbe un tassello importante”. Le dotazioni di sicurezza sono state prese a puntino anche perché gli spazi sono condivisi. Questi pescherecci sono grandi rispetto gli altri ma a bordo sono in sette marinai e per ovvie ragioni, anche gli spazi si stringono.

A spazzare via il fastidio delle mascherine, ci pensa Ivan con la sua proverbiale risata: “Cosa vuoi che sia, di Vikingo ce n’è solo uno!”

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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