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di Anna Maria Durante

E intanto, là fuori, la natura scorre come sempre. Le giornate si allungano, le temperature si alzano e il mare, onda dopo onda, vive il suo eterno “panta rei”.

Litorale di Ponente, all’altezza della ex colonia Vercellese Ave Maria, traversa Via Tito Speri (latitudine 44.21 nord, longitudine12.39 est): ancora un esemplare di tartaruga trovato spiaggiato ieri pomeriggio. Una Caretta caretta di circa 60 centimetri di carapace deceduto, probabilmente, da pochi giorni.

Capita che le carcasse vengano trasportate dalle correnti dell’Adriatico; le cause della morte sono molteplici: a volte restano impigliate nelle reti della pesca a strascico (improbabile di questi tempi), altre volte dipende dall’abbassamento delle temperature dei mari che le porta in ipotermia e, in altri casi, muoiono soffocate dopo aver ingoiato una busta di plastica scambiandola per un medusa, di cui vanno ghiotte.

La carcassa della tartaruga, che non presentava segni evidenti di traumi, è stata segnalata alla Guardia Costiera Comando Circomare di Cesenatico.

tartaruga Caretta caretta

Sopra una delle tartarughe consegnate dal Rimas a Fondazione Cetacea

Nei giorni scorsi invece Massimo del peschereccio Rimas di Cesenatico, l’alfiere del salvataggio delle tartarughe, ne ha consegnate un paio vive alla Fondazione Cetacea di Riccione. Erano finite nella sua rete che pratica pesca a strascico. Si tratta di un maschio e una femmina che, a detta degli esperti del centro, presentavano i sintomi dell’ipotermia. I due esemplari sono al momento ricoverati fino a che non saranno in grado di riprendere il mare non appena le temperature lo consentiranno.

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