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In occasione della Pasqua, il presidente dell’associazione albergatori Giancarlo Barocci ha inviato un video-messaggio a tutti gli associati Adac. Definendo la situazione attuale “sempre più drammatica”, Barocci ha parlato di un comparto “che non può fare magazzino né stoccare merce” perché “quello che non vendiamo oggi, per noi albergatori è prodotto perso”.

Dopo aver ricordato il problema dei “costi fissi”, che “aggravano i problemi di liquidità delle aziende”, con le “bollette di luce, acqua e gas che continuano ad arrivare nonostante le promesse di sospensione mai mantenute”, il numero uno dell’Adac ha ricordato l’iniquità della Tari “che paghiamo 12 mesi all’anno come se fossimo sempre aperti e sempre pieni” e che la “scadenza Imu è ormai alle porte”.

Un messaggio intriso di pessimismo che denuncia “le clamorose disparità del sistema fiscale” e che contesta l’efficacia del nuovo decreto “che avrebbe dovuto aiutarci e che, invece, servirà solo ad indebitarci ulteriormente”.

Barocci poi manda una cartolina alla Regione “che – dice – comincia a dare segnali d’insofferenza alle nostre richieste che, in ogni caso, cadono inesorabilmente nel vuoto”.

“Fino alle elezioni – denuncia – eravamo importantissimi noi albergatori, adesso diamo solo fastidio. Ma, di questo passo, torneremo una piantagione di melanzane e zucchine, come eravamo 60 anni fa”.

Dopo aver ricordato gli emendamenti presentati da Federalberghi (finanziamenti a fondo perduto per compensare le perdite, riduzione delle imposte, norme a tutela delle imprese in affitto e dei lavoratori stagionali, stesura di un protocollo sanitario che tuteli le imprese alberghiere), Barocci ha contestato duramente i provvedimenti del governo che, fino ad oggi, ha presentato solo “pacchetti blindati” che “non ammettono alcun tipo di discussione”.

Poi l’appello finale alla categoria “che – ricorda – da sempre è sulla stessa barca”. Il suo è un richiamo a mantenere “alto l’impegno” e a continuare a lottare “in tutte le sedi”.

“Noi – conclude – non ci arrenderemo. Abbiamo sostenuto il sistema turistico, adesso abbiamo bisogno di essere aiutati noi, ma con interventi reali e sostanziali, non con dei cerottini. Noi non molleremo e vi invitiamo a non mollare neanche voi”.

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